interviste

la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione

Alain Scherrer

Sindaco di Locarno

Sindaco, quali le principali sfide che attendono Locarno nel 2023?
Il cittadino deve e dovrà sempre essere al centro dei nostri pensieri. La politica ha bisogno, specie dopo i tormentati ultimi anni, di tornare tra la gente per lasciarsi interrogare e stimolare. Non ci sarà una stagione nuova per la politica se non si uscirà e se non ci si rimescolerà con le persone, se non si apre un confronto nuovo con le giovani generazioni, se non si coglie la saggezza degli anziani, le sensibilità e le aspirazioni delle donne. È nel territorio che si colgono i problemi delle famiglie, del lavoro, degli imprenditori, del mondo rurale.

Tornare al territorio, alla città, ai bisogni delle persone e delle famiglie è indispensabile per costruire un reale percorso di innovazione del fare politica, una politica che coglie i problemi, ma non si chiude negli stretti confini di un localismo ripiegato su sé stesso, ma lotta per crearne dei nuovi.

Quale finora il suo ricordo più bello dell’anno in corso?
Ogni giorno mi offre un ricordo che conservo nel mio cuore, anche solo il sorriso negli occhi di un bambino che ti ringraziano per un nulla. Che gioia!

Locarno che rapporto ha con gli imprenditori?
“Locarno e il Locarnese hanno la fortuna di accogliere sul proprio territorio tutta una serie di eccellenze imprenditoriali: nella nostra fantastica regione abbiamo molte microimprese, diverse piccole medie imprese e anche vere e proprie eccellenze che competono a livello internazionale.

Locarno è orgogliosa di chi la sceglie per fare impresa, ed è altrettanto orgogliosa di aprirsi a chi vorrà lanciarsi in un’avventura imprenditoriale in futuro.

Avviare un’impresa implica sempre una certa dose di passione, creatività, dinamismo e rischio. È una scelta lodevole, che però nasconde anche diverse insidie e difficoltà: per queste ragioni chi si mette in proprio e decide di avviare una propria attività economica va sostenuto e non intralciato, va aiutato – in particolare in fase iniziale. In questo senso il ruolo della Città nella veste di “facilitatore” diventa fondamentale”.

Dobbiamo spaventarci di un inverno al buio? Quale la sua posizione sulla crisi energetica?
“Non è nella mia indole lasciarmi spaventare, neppure di fronte agli scenari più catastrofici. Preferisco lavorare in modo programmatico, valutando tutti i possibili scenari al fine di anticipare i problemi e non lasciarci travolgere da essi. La crisi energetica è un tema sul tavolo del Municipio da diverse settimane. Un gruppo di lavoro sta approfondendo il ventaglio di possibili misure da attuare e presto avremo proposte concrete. Appare tuttavia chiaro fin d’ora che il Comune dovrà essere da esempio per la cittadinanza, nell’ottica di stimolare quelle misure di risparmio energetico che, pur se di lieve entità, possono fornire un contributo alla riduzione complessiva dei consumi, evitando così di costringere il Consiglio Federale ad adottare decisioni più incisive che andrebbero a toccare la società e l’economia del Paese. Sarà inoltre importante coordinare queste misure a livello regionale e con le altre Città del Ticino. In ogni caso, le azioni da intraprendere dovranno sempre essere studiate nel rispetto della salvaguardia della qualità di vita di tutte le cittadine e tutti i cittadini”.

Pubblicazione articolo: INFOpmi Gold Edition – novembre 2022