interviste

la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione

Alessandra Gianella

Fondatrice SinoCom

Alessandra, nell’estate 2020 hai fondato SinoCom. Da cosa è nata l’idea e quale rapporto ti lega alla Cina?
“Il mio rapporto con la Cina è molto profondo, ho iniziato ad avvicinarmi alla lingua e alla cultura cinese durante l’ultimo anno di liceo, in seguito ho studiato Sinologia (lingua e cultura cinese), scienze politiche e storia moderna all’Università di Zurigo e durante gli studi ho trascorso due anni in Cina, più precisamente ad Hangzhou presso la Zhejiang University. A seguire ho deciso di approfondire il mio percorso con un Master in Public Management and Policy, specializzazione in management ed economia pubblica presso l’Università della Svizzera italiana a Lugano.

La mia carriera professionale è iniziata nel 2015 presso un’azienda di Berna in veste di responsabile delle relazioni con la Cina, dove mi recavo mensilmente per seguire i progetti direttamente in loco. Nel 2016 ho iniziato la mia attività quale responsabile di economiesuisse per la Svizzera italiana presso l’ufficio di Lugano occupandomi di politica economica, relazioni con le Camere federali e campagne di votazioni. Dopo oltre 4 anni ho deciso di seguire la mia passione per la lingua e la cultura cinese e nel luglio del 2020 ho fondato la mia azienda, la SinoCom, mettendo così questo mio bagaglio di esperienza personale a disposizione di chi vede nella Cina non solo sfide, ma anche grandissime opportunità.”.

Imprenditorialmente parlando, quale esempio la Svizzera può prendere dalla Cina e viceversa?
“La Cina è una realtà molto diversa dalla nostra, dinamica e in continuo cambiamento. Sicuramente la Svizzera può prendere come spunto la capacità di innovare. La Cina può imparare dalla Svizzera la precisione, l’affidabilità e l’importanza della qualità in ogni prodotto”.

Attiva in politica anche nella Commissione gestione e finanze del Gran Consiglio. Come è messo il Ticino finanziariamente dopo due anni di pandemia?
“La pandemia ha avuto un grande impatto sulle finanze del Cantone, i dati finanziari presentati dal Consiglio di Stato per i prossimi anni presentano una situazione critica. Per questo motivo è importante riequilibrare le finanze, uno Stato progettuale deve poter investire e rispondere ai bisogni dei cittadini, altrimenti le prossime generazioni dovranno sopportare anche il peso dell’indebitamento”.

I cittadini devono aspettarsi un aumento delle imposte nei prossimi anni?
“Proprio per scongiurare un aumento delle imposte la maggioranza del Gran Consiglio ha votato un decreto che ha l’obiettivo di raggiungere il pareggio dei conti entro la fine del 2025 senza aumentare le imposte. I problemi delle finanze pubbliche non si risolvono aumentando la pressione fiscale, a maggior ragione in un periodo difficile come questo”.

Ai giovani ticinesi manca il coraggio di lanciarsi in avventure imprenditoriali?
“Ci sono molti esempi di giovani imprenditori intraprendenti in Ticino, chi decide di aprire un’azienda è confrontato anche con molti rischi e notti insonni, non è un percorso facile e non tutti sono pronti a farlo. Fortunatamente ci sono molti strumenti di accompagnamento per chi decide di affrontare questa sfida”.

Pubblicazione articolo: INFOpmi Basso Luganese e Collina d’Oro – giugno 2022