interviste

la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione

PLR I Liberali Radicali

Alessandro Speziali, Presidente PLR.

La soddisfa il mercato del lavoro in Ticino? Si può fare di più? Come?

“Si deve fare di più, sempre. Il mercato del lavoro in Ticino mostra luci e ombre: da una parte dobbiamo sviluppare i nostri punti forti, dall’altra intervenire sui punti deboli, come vigilare sugli abusi o sulla pressione sui salari che in alcuni settori si fa parecchio sentire. Tuttavia, dipingere tutto il quadro di nero non serve a nessuno, né alle aziende né ai lavoratori. Il benessere del Paese richiede innovazione e sviluppo diversificato, puntando su settori come la biomedicina, la farmaceutica, la ricerca, la digitalizzazione e l’I.A., ma anche le moltissime PMI attive nel campo dell’artigianato, dell’agroalimentare eccetera”.

Cassa malati, problema o opportunità?

“Avere un sistema sanitario di qualità è un’opportunità, i costi socialmente problematici sono un problema. Perché aumentano i costi della salute? Possiamo prendercela con le casse malati, oppure riconoscere che i motivi sono diversi: l’invecchiamento della popolazione, i tariffari, la pianificazione ospedaliera, la ricerca, le tipologie delle cure e altri fattori ancora, come il consumo non sempre ragionevole di prestazioni. C’è anche la questione della responsabilità individuale, perché lo sappiamo: nel mondo della salute, l’offerta influenza la domanda. La politica e il mondo sanitario – insieme ai cittadini – devono impegnarsi ad arginare i costi del sistema, anziché giocare unicamente la carta dei sussidi”.

Quale il punto di forza del vostro partito?

“La capillarità sul territorio, le molte competenze delle tante persone liberali radicali, l’entusiasmo a coniugare libertà, coesione e progresso nella politica di tutti i giorni. Da Presidente ho l’onore di poter contare su molte donne e uomini, giovani e anziani, dalle innumerevoli esperienze. Tutto questo si trasforma in conoscenze, temi, proposte, soluzioni. Inoltre, decenni di responsabilità nei Legislativi ed Esecutivi – ad ogni livello istituzionale – hanno scritto nel nostro DNA il sentimento del dovere e della responsabilità”.

Affrontate le elezioni con un chiaro obiettivo?

“Sì. Vogliamo convincere – e non sedurre – sempre più ticinesi della centralità dei nostri valori e della bontà delle nostre proposte. In Parlamento desideriamo avere una squadra che conti (almeno) un Deputato in più. E in Governo? Percentuali in crescita rispetto al passato, così da poter assumere, con due Consiglieri di Stato, più responsabilità per questo Cantone”.

Ecologia. Quali gli aspetti più importanti per voi?

“La sostenibilità, che è tridimensionale. Economica, poiché non deve nuocere ai posti di lavoro, bensì crearne. Sociale, perché il costo della transizione energetica deve essere sostenibile per tutti. Ambientale, grazie a misure efficaci per migliorare davvero ambiente e clima – anziché imboccare la scorciatoia dei divieti”.

Viabilità. Cosa occorre fare per un Ticino più scorrevole e fluido? Quali le criticità più importanti da risolvere?

“La mobilità è un aspetto determinante della qualità di vita. Recentemente il trasporto pubblico nel Locarnese e nel Bellinzonese è stato potenziato: bene! Anche se dobbiamo insistere per il collegamento veloce sul Piano… In Ticino le sfide si concentrano nelle valli e nel Sottoceneri: Luganese e Mendrisiotto soffocano nel traffico. Occorre quindi percorrere ogni via possibile, dalle piste ciclabili, alla mobilità aziendale fino al completamento a sud di Alptransit”.

Territorialità. Notate un aumento o una flessione di giovani appassionati alla politica? Nel caso, cosa bisognerebbe fare per avvicinarli?

“Stiamo navigando in un periodo storico in cui le acque della mobilitazione politica sono davvero troppo calme. Avverto un’apatia e una disillusione verso la politica e, in parte, le istituzioni. Un fenomeno che tocca soprattutto i giovani, malgrado sia vivo l’interesse per il territorio e quel che capita attorno a loro. È una disaffezione verso la politica “tradizionale”, che deve rinnovare il linguaggio, le persone e in particolare i temi. Solo così i giovani si sintonizzeranno con la politica e i partiti”.

Finanze. Quali le manovre più urgenti che, secondo voi, dovrebbe attuare il Cantone?

“Non dobbiamo utilizzare la scure, ma frenare il continuo aumento della spesa. Diamoci una disciplina nel votare nuove leggi e spese (e nelle Commissioni lo stiamo già facendo) e poniamoci delle priorità: investire nella scuola o nelle infrastrutture lo sono, creare l’ennesimo nuovo Ufficio nell’Amministrazione cantonale, no”.

Pubblicazione articolo: INFOelezioni – marzo 2023