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Alla scoperta del Laghetto di Muzzano

Quanto ne sapete sul laghetto di Muzzano?
Forse non tutti conoscono i pregi unici del laghetto glaciale nella fascia collinare e che si estende su 22 ettari. Il laghetto di Muzzano fu acquistato da Pro Natura Svizzera nel 1945 . La “proprietà” del lago si è suddivisa nel corso degli anni a numerose particelle situate lungo le sue rive. Sull’emissario del laghetto di Muzzano, Pro Natura possiede ancora la “Casa del Pescatore”, che offre a scolari e guardie della natura un punto di incontro e vicinanza con la natura.

Il laghetto di Muzzano è situato in zona collinare: a un’altitudine di 337 metri sul livello del mare e offre un rapido accesso al centro urbano di Lugano. Di dimensioni relativamente modeste, misura 780 m di lunghezza e 337 di larghezza al massimo. La superficie totale ammonta a poco più di 200’000 m2, il volume d’acqua complessivo a circa 600’000 m3.

Non tutti sanno che…
Il lago – riporta il sito di Pro Natura – deve la sua origine all’azione dei ghiacciai. La sua ubicazione, infatti, coincide sul posto dove si unirono il ghiacciaio del Ticino e un ghiacciaio dell’Adda. L’azione erosiva dei ghiacciai permise la nascita di quello che oggi comunemente chiamiamo “laghetto di Muzzano”. Da Pro Natura scopriamo che “la roggia di Cremignone è il suo più importante affluente, ma non mancano sorgenti sottolacustri e piccoli riali che scorrono sui pendii sottostanti il paese di Muzzano. L’emissario del lago alla sua estremità occidentale, scorre sotto la casetta del pescatore (Aula sull’acqua). Alcuni studi effettuati da Don Toroni nel 1962, indicavano che il tempo medio di permanenza dell’acqua nel lago era molto elevato, più o meno 276 giorni. Questi dati evidenziano bene che l’acqua è stagnante. La tendenza al ristagno e la presenza di sedimenti arricchiti dagli scarichi fognari, fanno del laghetto di Muzzano, un ambiente a forte tendenza eutrofica”.

Area protetta
Nel 1945, il Consiglio di Stato ticinese decise di mettere sotto protezione l’area situata tra Muzzano, Gentilino, Sorengo e Lugano. Il piano regolatore di protezione stabilisce i suoi valori e le relative misure di protezione, oltre a porre l’accento sugli interventi da attuare a cadenza regolare. L’obiettivo generale delle strategie gestionali è quello di preservare l’integralità e la funzionalità del laghetto e degli ambienti naturali circostanti.

Biodiversità
Negli ultimi trent’anni, il laghetto di Muzzano ha assistito a una diminuzione delle specie presenti nella riserva. “La tendenza negativa – apprendiamo da Pro Natura – è indice di un degrado generale degli ambienti come la mancanza di stagni non connessi direttamente al laghetto, la riduzione del canneto o l’eccessivo inquinamento delle acque”.

Pubblicazione articolo: INFOpmi Alto Luganese e Valle del Vedeggio – novembre 2022