interviste

la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione

Avanti con Ticino & Lavoro

Amalia Mirante ed Evaristo Roncelli.

La soddisfa il mercato del lavoro in Ticino? Si può fare di più? Come?

“Il mercato del lavoro in Ticino soffre ed è necessario che tutte le forze politiche riconoscano questo fatto. Salari inferiori del 20% rispetto al resto della Svizzera, giovani competenti, formati e qualificati che sono costretti ad emigrare oltre Gottardo, cinquantenni disperati che non riescono più a trovare un lavoro. Non si può andare avanti a fingere che questi non siano problemi”.

Cassa malati, problema o opportunità?

“I problemi dei costi della salute sono legati all’assenza di meccanismi di controllo sulla spesa. Lo Stato deve essere più attivo nella gestione della salute: pianificazione nazionale degli ospedali, degli studi medici, delle case anziani o con acquisti centralizzati. Senza dimenticare il ruolo che una cassa malati pubblica può avere nel contenimento dei costi e nel controllo dei costi dei fornitori nonché un maggiore potere negoziale nei confronti delle aziende farmaceutiche”.

Quale il punto di forza del vostro partito?

“Probabilmente il fatto stesso di non essere un partito. Avanti è un movimento che è nato pochi mesi fa e che ha fatto dell’apertura, del confronto e del non indottrinamento ideologico la sua forza. Il nostro movimento è fatto di persone comuni che tutti i giorni devono superare le difficoltà del quotidiano. E di queste vogliamo occuparci. Il lavoro che deve tornare a essere il tema principale dell’azione politica di questo Cantone. Per questo abbiamo deciso di unirci al Movimento Ticino & Lavoro che da quasi un decennio ha aiutato centinaia di persone residenti a trovare un lavoro. Concretamente e senza tanti fronzoli elettorali”.

Affrontate le elezioni con un chiaro obiettivo?

“Il lavoro è il nostro programma. Salari che consentano di vivere senza l’aiuto dello Stato, un piano industriale fatto di concerto con l’economia, una formazione professionale mirata e dinamica in grado di preparare al meglio i nostri giovani, la riforma degli uffici regionali di collocamento per chi il lavoro lo perde e la riforma degli uffici e delle leggi legate all’assistenza per chi esce da un circuito professionale. Senza dimenticare la necessità di dire basta a qualunque forma di nepotismo che impedisce alle persone competenti e capaci di occupare il giusto posto nella società. Per fare questo bisogna ridare il potere al popolo: la politica deve smettere di dividersi la “torta”. Concretamente significa riforma delle nomine nella magistratura, basta al manuale “Cencelli” nei consigli di amministrazione delle aziende pubbliche e para-pubbliche e procedure di assunzione nell’amministrazione chiare e trasparenti”:

Ecologia. Quali gli aspetti più importanti per voi?

“Tutti parlano del clima ma purtroppo possiamo fare ben poco per il clima globale nel Canton Ticino. Gli aspetti più importanti per noi sono la difesa del territorio.

Dobbiamo difendere il nostro patrimonio di ambienti preziosi per la biodiversità, come i prati secchi, i terrazzamenti nelle Alpi, per esempio ma anche le poche aree umide di pianura rimasteci. Dobbiamo anche evitare che l’espansione urbana sia indiscriminata e disordinata, distruggendo paesaggi di valore con una funzione importante nell’equilibrio naturale. Meno dichiarazioni roboanti; facciamo ciò che possiamo fare qui direttamente sul nostro territorio”.

Viabilità. Cosa occorre fare per un Ticino più scorrevole e fluido? Quali le criticità più importanti da risolvere?

“In Ticino sono presenti tre flussi di traffico principali: il traffico internazionale Nord-Sud, il traffico transfrontaliero e il traffico locale. Ognuna di queste problematiche ha la sua differente soluzione. Per noi il lavoro gioca un ruolo essenziale per il traffico transfrontaliero. Salari adatti a vivere in Ticino e regole che “invitino” al trasferimento nel nostro Cantone sarebbero un ottimo punto di partenza”.

Territorialità. Notate un aumento o una flessione di giovani appassionati alla politica? Nel caso, cosa bisognerebbe fare per avvicinarli?

“Per quanto ci concerne noi come lista Avanti con Ticino & Lavoro abbiamo dovuto dire di no a una trentina di persone estremamente valide e competenti perché la lista per il Gran Consiglio era già fatta. Speriamo che queste persone mostrino lo stesso entusiasmo per le prossime scadenze elettorali, federali e comunali, in cui è nostra intenzione essere presenti”.

Finanze. Quali le manovre più urgenti che, secondo voi, dovrebbe attuare il Cantone?

I cittadini hanno tutto il diritto di essere tassati al minimo possibile. Questo significa una gestione giudiziosa di ogni franco di spesa pubblica. I primi passi sono l’istituzione della Corte dei Conti (ente indipendente dalla politica che controlla la spesa pubblica) e un’analisi minuziosa delle spese attuali alla ricerca degli sprechi. Poi la ricerca della copertura finanziaria per i nuovi compiti che decide la politica nonché un’analisi periodica dell’efficacia delle politiche pubbliche decise. Non dimentichiamo mai che i soldi sono dei cittadini.

Pubblicazione articolo: INFOelezioni – marzo 2023