interviste

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BPS (suisse)

Da oltre 20 anni sul territorio

Il modello di banca universale di BPS (SUISSE) – imperniato su due attività core, il retail banking e il private banking, integrate dai settori corporate e asset management – ha dimostrato di funzionare bene anche in un periodo fra i più complicati della storia recente. Il buon funzionamento e i relativi risultati d’esercizio del 2022 sono stati presentati in conferenza stampa.

Più personale e telelavoro

Lo scorso anno, BPS (SUISSE) ha aumentato anche il numero di dipendenti, passato a 359 unità (12 in più rispetto all’anno precedente). Particolare attenzione è stata posta alla tematica del ricambio generazionale. “La modalità del telelavoro – hanno spiegato i vertici in conferenza stampa –  è divenuta un’alternativa concreta non più forzata da esigenze sanitarie o regolamentari”.

Una filiale in più

All’inizio del secondo semestre, ha aperto i battenti l’agenzia di Manno, in un’area di particolare interesse della cintura luganese, “portando a 21 le presenze operative di BPS (SUISSE) distribuite in 8 Cantoni svizzeri e nel Principato di Monaco, oltre alla nostra unità virtuale Direct Banking e all’ufficio di rappresentanza di Verbier (VS)”.

Ritorno alla normalità

L’attività con la clientela è stata giudicata “soddisfacente” dalla dirigenza. Se il ritorno alla normalità sul fronte dei tassi d’interesse era stato lungamente atteso e auspicato, eliminando la distorsione dei tassi negativi, la velocità del cambiamento è stata sorprendente e pertanto impattante sulla gestione dei flussi finanziari e sull’orientamento commerciale. La situazione è pertanto tornata sui binari corretti e ogni investimento a essere valorizzato secondo i classici crismi dell’analisi finanziaria.

Conto economico

“I risultati a conto economico riflettono in alcune componenti la straordinarietà della situazione e dei noti eventi citati nella Relazione d’esercizio. Il Risultato netto da operazioni su interessi è aumentato a CHF 66’799’000 (+10%) per effetto della crescita del portafoglio crediti, della bassa rischiosità dell’erogato e del recupero di accantonamenti pregressi. Il Risultato da operazioni su commissione e da prestazioni di servizio registra una diminuzione a CHF 24’999’000 (-13%), a causa della riduzione dei valori borsistici e della registrazione in franchi svizzeri delle commissioni in valuta estera.

Il Risultato da attività di negoziazione e dall’opzione fair value si è ridotto del 30% a CHF 10’007’000, a causa della valorizzazione negativa a bilancio delle operazioni di swap su divise, resesi necessarie a motivo della forte componente in EUR della raccolta, con aggravio dell’esercizio in esame a beneficio di quello successivo”. I Ricavi netti da operazioni bancarie ordinarie si sono fissati a CHF 100’910’000 (-5%). I Costi d’esercizio sono aumentati a CHF 76’487’000 (+3%), di cui CHF 53’236’000 (+3%) quali costi per il personale e CHF 23’251’000 (+2%), quali altri costi d’esercizio, in linea con le previsioni.

Il Risultato d’esercizio, al netto di ammortamenti e accantonamenti prudenziali, ha cifrato CHF 21’145’000 (-25%). L’Utile (risultato del periodo) conseguito si è assestato a CHF 16’397’000 (-27%). La flessione è principalmente dovuta a valorizzazioni transitorie di alcune poste di bilancio che saranno riassorbite nell’esercizio 2023.

    Pubblicazione articolo: INFOpmi Alto Mendrisiotto – marzo 2023