interviste

la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione

Christian Vitta

Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) 

Il Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) Christian Vitta ci parla dell’attuale stato di salute finanziario del Cantone e di prospettive future.

Due anni di difficoltà causa pandemia. Nessuno meglio di lei potrebbe descriverci lo stato di salute dal punto di vista finanziario del nostro Cantone…

“Le conseguenze della crisi pandemica si stanno purtroppo riflettendo anche sulla situazione finanziaria del Cantone e verosimilmente continueranno a farlo anche nei prossimi anni. Ciò comporterà un progressivo peggioramento della solidità del bilancio del Cantone e del debito pubblico. Per riportare in equilibrio le finanze pubbliche cantonali nei prossimi anni serve un’azione concreta da parte della politica”.

Toccherà risanare le finanze ora. C’è già una manovra ipotizzabile nella testa di Vitta?

“Ricordo, anzitutto, che già nel 2016 abbiamo affrontato un importante esercizio di risanamento dei conti cantonali, condotto in porto con successo grazie a un’assunzione di responsabilità collettiva (Governo, Parlamento, cittadini). Quest’esperienza può oggi esserci utile per affrontare, ancora una volta insieme, questo nuovo, difficile cammino, nell’interesse di tutto il Paese. Le finanze cantonali, infatti, costituiscono il patrimonio di tutti i cittadini ed è grazie a uno stato solido che è possibile essere progettuali e avere una visione lungimirante, che possa valorizzare al meglio le potenzialità del nostro Cantone. A differenza della manovra del 2016, l’attuale periodo marcato dalla forte incertezza ci porta a lavorare su singoli preventivi con l’obiettivo di far rientrare il disavanzo presente”.

Da Presidente del Governo ha conquistato tutti con capacità, trasparenza e grande lealtà. Cosa, invece, ha ricevuto indietro dalla popolazione in quei mesi difficili?

“Il calore umano della popolazione, che ha dimostrato grande vicinanza, unità e solidarietà. Questo si è tradotto in numerosi messaggi, lettere e disegni di bambini ricevuti. Queste attestazioni di stima, così spontanee, mi hanno scaldato il cuore, regalandomi delle belle emozioni e dandomi la forza per affrontare anche i momenti più difficili dell’emergenza”.

In Ticino non mancano i giovani di valore. Si crede troppo poco in loro?

“I giovani sono il nostro futuro e come Cantone abbiamo il compito di sostenerli e stimolarli, dando loro fiducia e prospettive per il futuro. In questo senso occorre sviluppare ulteriormente la cultura imprenditoriale, sostenendo lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali. Oggi il Cantone sostiene sia chi vuole mettersi in proprio facendo della propria professione un’impresa, grazie al servizio interdipartimentale DFE-DECS Fondounimpresa, sia chi intende creare una startup. In quest’ultimo caso, accanto all’apposita strategia dedicata alle startup innovative questo tipo di imprenditorialità può contare sull’appoggio di vari attori, fra cui la Fondazione Agire, l’agenzia cantonale per l’innovazione, che mette ad esempio a disposizione degli spazi all’interno del Tecnopolo Ticino di Manno”.

Tre desideri per il 2022?

“Un ritorno alla normalità dopo quasi due anni condizionati dalla pandemia, potersi riappropriare delle nostre libertà e tanta salute”.

Pubblicazione articolo: INFO pmi Gold Edition – dicembre 2021