interviste
la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione
Claudio Zali
Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento
del Territorio (DTI)
Claudio Zali e lo sguardo all’indipendenza energetica
Onorevole Zali, quali sono le principali sfide con le quali è confrontato il Dipartimento del Territorio?
“Gli iter procedurali infiniti prima che i grandi progetti possano essere realizzati. Nonostante i progetti abbiano avuto un iter di approvazione democratica ampia e siano finanziati, passiamo anni nei tribunali. Non è accettabile che si parli di grandi opere per 30 o 40 anni prima di poterle realizzare. Il territorio e la società hanno bisogno di risposte più rapide”.
Ticino, ambiente e sostenibilità. Difficile mantenere un equilibrio fra i vari interessi, a volte contrapposti. È possibile secondo lei?
“È una grande sfida, ma fondamentale. Dobbiamo cercare sempre di tenere in considerazione tutte le esigenze: ambientali, sociali, economiche, ecc. Spesso, in un fondovalle troppo piccolo come il nostro, queste esigente cozzano fra di loro. È compito delle istituzioni, ma anche della società civile, trovare il giusto equilibrio”.
Indipendenza energetica. È possibile? Come?
“Una vera e propria indipendenza è giusto auspicarla ma è poco concretizzabile, e di certo non nell’immediato. L’importante è che tutti facciano la loro parte, iniziando dal risparmio energetico fino ad arrivare alla maggior produzione. E in questo ambito possiamo fare davvero molto. Basti pensare al fotovoltaico, nonostante molto sia stato fatto, il suo potenziale è ancora enorme. Nell’interesse di tutti dovremmo tendere verso una maggiore sostenibilità, sempre considerando i delicati equilibri nei quali ci troviamo ad operare”.
Pubblicazione articolo: INFOpmi Gold Edition – novembre 2022