interviste
la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione
Clinica Sant’Anna
Nella culla del Ticino il futuro è adesso
Nelle nuove e moderne sale parto della Clinica Sant’Anna il futuro è adesso: la valorizzazione della dimensione naturale della nascita è data dallo sguardo sempre attento e focalizzato a sostenibilità e durabilità, unitamente alla moderna dimensione architettonica di rinnovati spazi accoglienti, confortevoli e sicuri. Ripercorriamo quell’unica e irripetibile esperienza che è ogni nascita con la direttrice della “Culla del Ticino” Michela Pfyffer: “Le nuove sale parto sono il risultato di una profonda riflessione che ha voluto guardare oltre il tangibile. I tempi erano maturi per cogliere una nuova opportunità, curando in modo particolare, attento e a 360 gradi, tutto ciò che permea l’ambiente della nascita”. Con l’obiettivo di “andare oltre”, si sono creati i migliori presupposti per rendere questo evento il più naturale possibile: “Le nuove sale parto riproducono le stesse condizioni del ventre materno, in cui il bambino è protetto fino al momento di venire al mondo”. Riduttivo pensare unicamente all’aspetto architettonico: “Ci siamo spinti oltre, forti della nostra tradizione e delle nostre riconosciute competenze sempre orientate alla ricerca del meglio, con l’intento di venire incontro alla sensibilità di ciascuna futura mamma: chi desidera sentirsi accolta nella sicurezza assoluta di una struttura sanitaria, e chi vuole sentirsi a proprio agio come fosse in un ambiente casalingo”. Senza mai tralasciare lo sviluppo di un ambiente innovativo: “L’aria è ancora più salubre (perché filtrata come nelle sale operatorie) e vige la massima accortezza di rendere l’energia ambientale pure il più naturale possibile”. Traspare la sensibilità di una clinica attenta e accogliente: “Ogni nascita è una nuova storia da scrivere e noi vogliamo rendere ogni nuovo inizio unico e speciale”. La responsabile del dipartimento materno infantile Ilaria Liberali sottolinea l’importanza di unire l’aspetto intrinseco del parto casalingo con l’esigenza di offrire una sicurezza sanitaria immediata se necessaria: “Tutto è concepito per andare incontro a ogni desiderio e bisogno, e ogni sala è diversa, per venire incontro ai bisogni individuali delle partorienti, anche se tutte immergono la donna in una dimensione naturale che la accompagna durante il parto, minimizzando i rischi e aumentando la sicurezza della salute di mamma e nascituro”. In pratica: “Oltre alla possibilità di musicoterapia e cromoterapia, abbiamo potenziato le vasche per il parto in acqua; uno degli ambienti è particolarmente casalingo con divano (invece del lettino), un materasso scomponibile a poltrona o letto, una zona-cucinino con tisane; una presenta la tecnologia per restare collegati con i famigliari e un’altra sala resta tradizionale, a rispondere ai bisogni di chi preferisce sentirsi in ospedale”. Soddisfatti gli intenti di sicurezza, l’ambiente si presenta naturale, non medicalizzato e personalizzato. Pfyffer conclude: “Per quanto nascere sia un atto naturale, bisogna essere consapevoli delle difficoltà che possono presentarsi in ostetricia: rapidamente ci si ritrova nell’emergenza e, quindi, la medicalizzazione non è da demonizzare bensì da apprezzare perché solo così i rischi possono essere gestiti nelle migliori condizioni”.
Pubblicazione articolo: INFOpmi Alto Medrisiotto – marzo 2023