interviste

la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione

Fabio Regazzi

Imprenditore

 Siamo ovviamente orgogliosi per questo importante traguardo, anche se purtroppo non abbiamo potuto festeggiarlo come avremmo voluto a causa della pandemia. Noi siamo da sempre molto legati al territorio in cui operiamo e queste ricorrenze rappresentano una buona occasione per fermarsi un attimo a riflettere su quello che abbiamo fatto ma anche sulle sfide che ci attendono. Come ogni azienda abbiamo superato momenti difficili, dai quali siamo tuttavia usciti rafforzati e ora possiamo guardare al futuro con ottimismo. Un pensiero di riconoscenza va a mio nonno Roberto, che nel lontano 1946 ha aperto una piccola officina di fabbro in un sottoscala, ma soprattutto a mio padre Efrem, che con coraggio e uno spiccato spirito imprenditoriale ha saputo creare e far crescere questa azienda a partire dagli anni ’60.

Come si gestisce nel 2021 in un contesto pandemico un gruppo di successo?

“Allo scoppio della pandemia, la preoccupazione – legata soprattutto all’incertezza su quello che sarebbe successo – era grande. Nel corso del primo lockdown nella primavera 2020 siamo tati costretti a chiudere quasi completamente le nostre attività per alcune settimane e questo è stato un momento particolarmente difficile, anche dal profilo emotivo. Poi la situazione è migliorata e, seppure con tutte le restrizioni che conosciamo, siamo ritornati gradatamente verso una quasi normalità. Anche se non ne siamo ancora usciti, fortunatamente il settore dell’edilizia in cui operiamo non ha subito gravi contraccolpi per cui posso dire che tutto sommato ce la siamo cavata meglio del previsto”.

Primo ticinese nella storia eletto Presidente USAM. Imprenditorialmente parlando quanto è distante il Ticino dal resto della Svizzera?

“Penso sia importante, al di là della mia persona, che un rappresentante di una minoranza linguistica come la nostra abbia la possibilità di assumere un ruolo di primo piano in una delle associazioni economiche più importanti della Svizzera. Ciò mi permetterà di essere una sorta di ambasciatore del nostro Cantone nel resto del Paese per quanto riguarda la nostra realtà imprenditoriale che – me ne rendo conto – è ancora poco conosciuta”.

La valorizzazione dei giovani è la chiave vincente per le PMI?

“Assolutamente! Il nostro Gruppo ha fatto della formazione professionale quasi una missione. Nella nostra storia abbiamo formato quasi 150 apprendisti e attualmente ne abbiamo ben 9 in formazione”.

Ci svela il segreto di come riesce a far combaciare tutti gli impegni nel migliore dei modi?

“Nessun segreto particolare. Oltre a dei validi collaboratori, ci vuole una buona capacità organizzativa ma soprattutto tanta passione in quello che si fa”.

Pubblicazione articolo: INFO pmi Gold Edition – dicembre 2021