interviste

la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione

Partito Socialista

Fabrizio Sirica, Copresidente.

La soddisfa il mercato del lavoro in Ticino? Si può fare di più? Come?

“Assolutamente no. Il mercato del lavoro ticinese è sottoposto a gravi pressioni, che si possono osservare sia nei dati che nelle esperienze di molte persone. Partendo dai dati è acclarato il divario salariale tra il nostro Cantone e il resto della Svizzera (dalle ultime rilevazioni si situa al 23.3%), questa differenza si fa anno dopo anno più importante e sempre meno giustificabile. Ma ci sono dinamiche che i dati faticano a rilevare, come ad esempio l’espansione del lavoro precario e delle forme atipiche. La nostra ricetta è molteplice, per quel che concerne i salari più bassi è pendente una nostra iniziativa popolare che chiede di alzare il salario minimo alle soglie dell’intervento sociale, affinché nessuna persona che lavora e vive in Ticino sia in situazione di povertà”.

Cassa malati, problema o opportunità?

“È uno dei principali problemi della popolazione ticinese, a maggior ragione dopo l’insostenibile rincaro che abbiamo appena subito. A breve consegneremo più di 10’000 firme a sostegno dell’iniziativa popolare che chiede di limitare i premi al massimo al 10% del reddito disponibile. Questo nuovo strumento aiuterebbe in maniera mirata il ceto medio, ossia quella parte di popolazione che oggi non riceve sostegno dallo Stato ma è sempre più in difficoltà a fine mese. A medio termine, a livello federale, dovremo tornare sulla nostra proposta di una cassa malati unica e con premi in proporzione al reddito”.

Quale è il punto di forza del vostro partito?

“Il Partito Socialista è il Partito che non lascia indietro nessuno, che sta dalla parte degli ultimi, di chi non ha voce, di chi è escluso, a favore dell’inclusione e di una società progressista. I nostri valori di giustizia sociale e ambientale sono imprescindibili in Parlamento e devono avere maggiore rappresentanza per affrontare le sfide del Canton Ticino”.

Affrontate le elezioni con un chiaro obiettivo?

“Certo, vogliamo aumentare i rappresentanti in Gran Consiglio e con i nostri alleati in Consiglio di Stato vogliamo, sul medio termine, conquistare un secondo seggio per cambiare gli equilibri cantonali”.

Ecologia. Quali gli aspetti più importanti per voi?

“Il nostro Cantone può e deve fare moltissimo nell’ambito dell’ecologia e della sostenibilità. Innanzitutto, renderci indipendenti e autosufficienti dal profilo energetico, accelerando la transizione dai combustili fossili e favorendo il risparmio energetico degli edifici, con uno sguardo attento alla protezione del territorio. L’edificazione incontrollata dei fondo valle è lì da vedere e pone un importante problema di eccessiva cementificazione. Dobbiamo tutelare e valorizzare i nostri spazi verdi, con un occhio attento a maggiore biodiversità”.

Viabilità. Cosa occorre fare per un Ticino più scorrevole e fluido? Quali le criticità più importanti da risolvere?

“Durante questa legislatura abbiamo fatto dei passi avanti in ottica di trasporto pubblico e il PS vuole continuare su questa via, in particolare rendendo maggiormente accessibile il costo dei biglietti. Occorre un cambio di paradigma culturale in un Cantone ancora troppo ancorato alla mobilità privata. In questo senso sarà fondamentale lavorare su misure che incentivino per esempio il car sharing per i dipendenti, o che, come la tassa di collegamento, disincentivino al contempo l’utilizzo dell’auto privata singolarmente. Il Mendrisiotto è emblematico, in quanto soffre, soffocato dall’inquinamento e da una viabilità disfunzionale”.

Territorialità. Notate un aumento o una flessione di giovani appassionati alla politica? Nel caso, cosa bisognerebbe fare per avvicinarli?

“Il PS ha adottato una linea di rinnovamento che ci sta premiando. Più di un terzo di chi si è candidato in Gran Consiglio ha meno di 35 anni. Un ringiovanimento che accompagnamo con persone di maggiore esperienza, che possono sostenere e formare le giovani leve. La presenza qualificante dei giovani ci aiuta ad avere maggiore sensibilità sulle urgenze che toccano soprattutto le nuove generazioni: l’assenza di prospettive in Ticino che porta molti ad emigrare, il cambiamento climatico che imperversa, la conciliazione tra vita privata, famiglia e lavoro”.

Finanze. Quali le manovre più urgenti che, secondo voi, dovrebbe attuare il Cantone?

“Dobbiamo avere un atteggiamento equilibrato, che metta al centro i bisogni dei cittadini. È inutile avere finanze sane e una popolazione sofferente. La maggioranza dell’attuale Parlamento purtroppo vuole adoperare dei tagli, per questo è ancora più importante votare PS per la prossima legislatura!”.

Pubblicazione articolo: INFOelezioni – marzo 2023