interviste

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Fondazione Curzútt

Con quale scopo è nata la vostra fondazione? È mutato nel corso del tempo?
La Fondazione Curzútt-San Barnárd è stata costituita con atto notarile il 30 luglio 1998 per cui il 2023 coinciderà con il suo 25esimo compleanno. Sin dall’inizio essa ha stabilito come uno dei suoi scopi fondamentali quello di “promuovere e sostenere ogni iniziativa sulla Collina Alta – nel cui comprensorio sono inseriti la chiesa di San Barnárd (monumento storico d’importanza nazionale) e il nucleo di Curzútt (antico nucleo principale del quartiere di Monte Carasso) – intesa a rivitalizzare la zona nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio, in collaborazione con il Comune, la Parrocchia, il Patriziato e altri enti pubblici e privati”. In altre parole essa si è subito data l’obiettivo di donare nuovamente vita ad un antico luogo che rappresenta le origini del paese di Monte Carasso che fu residenza stanziale dei nostri antenati fino al 1700 e oltre e che era stato a poco a poco abbandonato e lasciato al suo destino già durante il 19esimo secolo ma soprattutto a partire dall’ultimo dopoguerra, venendo meno la specifica funzione economica che era prettamente di tipo agricolo e concentrandosi da allora sulle aree urbane del piano.

Lo spirito che contraddistingue il suo operato è quello di approfondire la conoscenza del territorio, soprattutto verso le nuove generazioni, nella prospettiva di poter migliorare il futuro, comprendendo il passato.

  • L’azione della Fondazione, sin dall’origine, si è sviluppata in perfetta consonanza con le direttive federali e cantonali in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio. Un lungo e impegnativo percorso che sull’arco di 25 anni ci ha permesso di procedere concretamente
  • Realizzazione di una fermata intermedia a Curzútt della funivia Monte Carasso-Mornera
  • Recupero edilizio di Curzútt
  • Valorizzazione della chiesa di San Barnárd (monumento d’importanza nazionale)
  • Recupero estesa selva castanile con reintroduzione della pascolazione bovina nella collina
  • Ricostituzione di due vigneti
  • Realizzazione di un ostello per giovani e un ristorante oggi ben frequentati
  • Identificazione e messa in sicurezza di
    una zona archeologica dell’antico nucleo di Puncètè
  • Costruzione di un ponte pedonale di tipo tibetano che collega la zona collinare tra Monte Carasso e Sementina
  • Ripristino dei sentieri caratterizzati da antichi muri e selciati
  • Progetti innovativi di micro-ricezione ad alto “valore emozionale”
  • Altre infrastrutture essenziali quali energia elettrica, acqua potabile e canalizzazioni
  • Capitolo “Sociale, formazione e cultura” nel quale la fondazione opera da diversi anni con i programmi occupazionali per disoccupati nel settore dell’edilizia, dell’albergheria e della ristorazione, con i soggiorni organizzati per le scuole (scuola verde e scuola montana), le giornate della castagna con le famiglie e le scuole, gli incontri e i seminari aziendali, nonché l’evento annuale “Poesia a Curzútt”

Sostanzialmente gli scopi sono rimasti gli stessi di quelli contemplati nell’Art. 3 dello Statuto (presente sul sito internet www.curzutt.ch). Essendo le diverse infrastrutture portate praticamente a termine, oggi ci si occupa essenzialmente della loro manutenzione, mentre nel frattempo vengono sviluppati e portati avanti gli altri scopi come l’organizzazione e il sostegno di manifestazioni e attività culturali, sociali e ricreative, eno-gastronomiche e le attività agricole.

A partire dall’atto fondativo per i diversi capitoli menzionati sopra sono stati investiti complessivamente circa 9 milioni di franchi, ciò che è stato possibile grazie al sostegno di Comuni, Cantone, Confederazione nonché Enti, Associazioni e Fondazioni pubbliche e private ticinesi e svizzere per cui attualmente il capitale dei terzi si limita a circa 350’000 franchi.

Quale e quanto impegno vi richiede?
“Oltre a quanto già investito in termini finanziari per la realizzazione delle diverse infrastrutture (vedi pto 1.), attualmente possiamo stimare in un totale di oltre 30’000 giorni lavorativi all’anno per circa 14/15 unità a tempo pieno, in pratica essenzialmente tramite i programmi occupazionali”.

Un luogo dove natura, gastronomia e pernottamento si incontrano. Come combinare tutto al meglio?
“Nel corso degli anni il comparto di Curzútt è diventato molto attrattivo a livello turistico, soprattutto dall’apertura del ponte tibetano nel maggio 2015 con attualmente 70’000/80’000 passaggi annuali. Come già evocato nei punti precedenti è tramite l’apporto dei programmi occupazionali (edilizia e agricoltura, ristorazione e albergheria) che si riesce a combinare al meglio possibile tutte le varie attività”

Ponte Tibetano, ma non solo: quali altre attrazioni annovera il comparto Curzùtt?
“Oltre al ponte tibetano, le diverse offerte proposte a livello formativo con le scuole che organizzano dei soggiorni più o meno lunghi (solo una giornata o anche settimanali), i meeting e i seminari delle aziende, gli eventi culturali e
eno-gastronomici, ecc. attirano un numero sempre crescente di visitatori.

L’apertura prevista nel corso del 2023 dell’antico nucleo di Puncètè (circa una ventina di ruderi) abbandonato già nel corso del 18esimo secolo e recuperato a scopo “archeologico” e didattico (restauro di una grà per l’essicazione delle castagne, unico edificio rimasto quasi completamente intatto) porterà sicuramente ad un ulteriore incremento delle visite, soprattutto da parte delle scolaresche”.

Pubblicazione articolo: INFOpmi Bellinzona, Valle Morobbia e Gambarogno
– dicembre 2022