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I racconti di un tempo

La domenica elettorale di una volta, Franco Cavalli

L’appuntamento alle urne, le lunghe passeggiate e ricordi ben nitidi e conservati nella propria memoria, a marcare bene il confine tra le domeniche elettorali di una volta fino ad arrivare a quelle dei giorni nostri. La politica è sempre stata “pane quotidiano” per Franco Cavalli, tra le altre cose già Consigliere nazionale per il PS dal 1995 al 2007. Leader di Forum Alternativo, il medico ticinese ci racconta, tra aneddoti e curiosità, le “domeniche elettorali di una volta”.

Quali sono i primi ricordi se pensa alle domeniche elettorali di una volta?

“Avevo 12 anni (siamo quindi negli anni 50) quando mio papà, che per sfamare la famiglia durante gli anni della crisi, aveva dovuto iscriversi al partito Liberale, era candidato al Municipio di Ascona. A quel tempo naturalmente lo spoglio era comunale. Io ero molto nervoso e continuavo a girare attorno al Municipio domandando a tutti se sapevano se mio papà era stato eletto. Ad un dato momento, per farmi stare tranquillo, mandarono fuori un usciere il quale mi disse: ‘Tuo papà è probabilmente eletto’. Corsi a casa a perdifiato ad annunciarlo a mio papà, che da burbero qual era, mi abbracciò senza dire una parola”.

Quanto e come è cambiata la politica e il modo di fare politica in Ticino?

“Distinguerei, per quanto riguarda i miei ricordi, tre periodi. Sino alla rivolta giovanile del ‘68 e poi alla nascita del PSA, il tutto era codificato come forse 50 o 100 anni prima. Si controllava esattamente cosa uno votava, se necessario si pagava: negli anni ‘50 ad Ascona il partito Liberale, finanziato dagli impresari costruttori, pagava fino a 1’000 franchi il voto nelle elezioni comunali. Poi dal ‘70 agli anni ‘90 tutto è cambiato: è stato forse il periodo d’oro, il dibattito ideale era molto intenso, la corruzione elettorale era sparita o quasi. Venne poi il periodo nel quale ci troviamo ancora ora: con l’avvento della Lega e in generale del populismo di destra il dibattito si è incattivito ed ha perso nettamente di qualità. Basta vedere i teatrini poco edificanti che ci regala il Gran Consiglio”.

C’è un aneddoto particolare riguardante delle passate elezioni che vuole raccontarci?

“Ho tanti ricordi aneddotici delle mie domeniche elettorali, ma preferisco, per ragioni di colore del tempo che fu, ricordarne uno risalendo agli anni ‘50.

Una domenica elettorale in mattinata sentii dei rumori strani nella cantina di casa nostra. Tutto preoccupato domandai a mio papà cosa stesse capitando: Non preoccuparti. Ieri sera hanno fatto ubriacare il Signor XY, che altrimenti avrebbe votato per il partito conservatore e tutto sbronzo l’hanno rinchiuso nella nostra cantina. A mezzogiorno lo lasciamo uscire”.

Pubblicazione articolo: INFOelezioni – marzo 2023