interviste
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Giovanni Berardi
Deputato in Gran Consiglio e Sindaco di Alto Malcantone
Sindaco, quale la principale sfida del 2022 di Alto Malcantone?
“Ora che finanziariamente andiamo meglio, accanto alla quotidianità, in cui dobbiamo tenere conto dei bisogni locali del post pandemia, desideriamo dare una svolta a un progetto strategico di riqualifica dei principali stabili comunali come elementi aggregativi e fruibili per la vita sociale”.
Solidarietà, rispetto per l’ambiente ed economia. Come è messo il Comune da questi punti
di vista?
“I giovani e gli anziani sono al centro della nostra attenzione. L’educazione e i servizi per la terza età assorbono a ragione gran parte del gettito fiscale. Per l’ambiente, lavoriamo sia con investimenti pubblici virtuosi sia facendo leva sulla sussidiarietà. A questo proposito, dopo il varo avvenuto già alcuni anni fa, recentemente è stato migliorato il regolamento comunale per gli incentivi al risparmio energetico e alla protezione ambientale. Saranno dunque i cittadini a fare passi concreti verso la protezione ambientale, avvalendosi di questo interessante strumento di aiuto. Per l’economia, contiamo di attrarre progetti imprenditoriali avvalendoci dei futuri strumenti concessi dalla legge organica comunale in relazione al moltiplicatore differenziato per le persone giuridiche.”
Crede si dia il giusto spazio imprenditoriale ai giovani?
“La fuga di molti giovani verso altre realtà economiche e formative, in particolare oltr’alpe è un segnale che va preso sul serio. Non credo sia dovuto a mancanza di fiducia nei loro confronti. Ci vogliono condizioni quadro più favorevoli a livello salariale e alla qualità di vita. Ma, siccome siamo “schiacciati” da enormi poli economici che producono condizioni di concorrenza spietata occorrerà che la politica, in particolare federale, si adoperi maggiormente per la nostra regione periferica. Altrimenti continueremo a essere l’unico Cantone in calo demografico e le disparità non faranno che aumentare”.
Cosa rappresenta per lei essere Sindaco di un Comune tanto affascinante?
“È una sfida che ti prende molto e sento una grande responsabilità. Vede, il nostro Comune ha la fortuna di essere formato da cittadini responsabili. Esistono reti sociali naturali. Ci si aiuta e la gente ama trascorrere momenti lieti nelle innumerevoli occasioni ricreative proposte da associazioni locali. Il territorio è vicinissimo al polo di Lugano e al contempo “lontano” dalla civilizzazione. C’è un’ottima qualità di vita. La natura è fuori casa e molte famiglie si insediano da noi. Ecco, la grande responsabilità che sento, è di adoperarsi per riuscire a preservare questa alta qualità di vita”.
Fusione. Discorso futuro o da considerare chiuso?
“Abbiamo tentato in passato un’aggregazione con un Comune forte. È andata male e quell’esperienza ha lasciato strascichi nella gente. Sto maturando l’idea che l’aggregazione, prima che il raggruppamento di entità istituzionali, deve essere l’unione di persone che formano una comunità viva”.
Pubblicazione articolo: INFOpmi Malcantone – febbraio 2022