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Grand Hotel di Locarno

Il gruppo Artisa, si occuperà del progetto

L’indiscrezione che circolava da mesi è diventata ufficiale: il Gruppo Artisa ha messo le mani sullo storico hotel, costruito tra il 1874 e il 1876 e considerato un bene culturale protetto dal Cantone. Ma il fascino di allora splenderà nuovamente grazie all’investimento della GHL SA, pronta a rilanciare la struttura e renderla un albergo innovativo e moderno.

La neocostituita GHL SA, società facente parte del gruppo Artisa, si occuperà del progetto Grand Hotel Locarno, che prevede il recupero dell’edificio quale moderna struttura alberghiera che sia in grado di essere attrattiva durante tutto il periodo dell’anno. Questo grazie “ai suoi contenuti rinnovati, ad un’offerta eno-gastronomica di qualità che promuova il territorio locale, ad un centro spa rigenerativo”. Il gruppo prevede che la struttura ricettiva all’avanguardia genererà “oltre un centinaio di nuovi posti di lavoro”.

“Abbiamo il fermo desiderio di rilanciare la struttura, dal grande valore per tutta l’area del Locarnese, il Ticino intero e non solo”, commenta in una nota stampa il fondatore del Gruppo e imprenditore Stefano Artioli.

Il Grand Hotel Locarno è un gioiello architettonico e storico che per anni ha avuto un ruolo da protagonista nella storia del territorio cantonale e non solo. L’albergo, edificato su una proprietà di quasi 10 mila metri quadri, gode di una posizione strategica che gli permette di dominare lo spazio compreso tra la stazione ferroviaria e la Piazza Grande.

Primo vero Palace del Canton Ticino, il Grand Hotel Locarno ha permesso al Festival internazionale del cinema di muovere i primi passi nel 1946, trasformando il suo parco nel primo salotto di proiezione all’aperto. Testimone di quasi 150 anni di storia ticinese, svizzera e internazionale, la struttura alberghiera di Muralto fu sede, nel 1925, della conferenza di pace nota come il “Patto di Locarno”, che contribuì a un breve periodo di distensione e di collaborazione tra le nazioni europee dopo la Prima Guerra Mondiale.

Il progetto, si legge in una nota del Gruppo Artisa, prevede il recupero del Grand Hotel quale moderna struttura alberghiera che sia in grado di essere attrattiva durante tutto il periodo dell’anno, grazie ai suoi contenuti rinnovati, ad un’offerta eno-gastronomica che promuova il territorio locale, ad un centro spa rigenerativo e sale ad uso congressuale. Una struttura ricettiva all’avanguardia che possa ricoprire un ruolo di rilievo sul territorio cantonale, generando un centinaio di nuovi posti di lavoro. Il Grand Hotel Locarno, bene culturale protetto di interesse cantonale, presenta un patrimonio storico, artistico ed architettonico che contempla affreschi ed elementi di valore che saranno conservati e valorizzati, tutto questo all’interno di una ristrutturazione globale che permetterà all’intero complesso di raggiungere gli standard più elevati e moderni. Il grande parco verrà recuperato come spazio verde di qualità. I lavori di ristrutturazione avranno una durata approssimativa di circa 24 mesi dall’ottenimento della relativa licenza edilizia.

Pubblicazione articolo: INFOpmi Locarno – aprile 2022