interviste

la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione

Ivan Ureta
Responsabile Formazione continua DEASS-SUPSI

Gestione responsabile in piccole e medie aziende in un contesto di “policrisi”

Il tessuto economico e industriale a livello mondiale è composto in modo maggioritario da piccole e medie aziende. Secondo i dati della SECO, in Svizzera la percentuale di PMI si attesta oltre al 99%.  Consapevoli di questa importanza per l’economia delle nazioni, nel 1953 l’amministrazione americana aveva istituito lo “Small Business Act” (SBA). Lo stesso esempio lo segue molti anni dopo l’Unione europea, nel 2008. L’obiettivo dello SBA si concentra fondamentalmente sull’assistenza alle PMI per incrementare la loro competitività. In Svizzera non si è adottato un meccanismo analogo, anche se a livello governativo esistono delle misure concrete a supporto delle PMI.

Aldilà delle misure di sostegno che ogni governo decide di adottare, il contesto internazionale negli ultimi decenni è diventato sempre più incerto e complesso. Siamo entrati in un momento storico caratterizzato dalle cosiddette “policrisi globali”, ovvero dalla coesistenza contemporanea di più emergenze tra loro legate. Esse si verificano quando le crisi di più sistemi globali si intrecciano causalmente, portando a un degrado significativo delle prospettive dell’umanità. Queste crisi interagenti producono danni maggiori della somma dei danni che ogni crisi causerebbe da sola, e questo perché i sistemi ospitanti sono tra loro profondamente interconnessi.

Considerando questa sfidante situazione, in futuro il successo competitivo delle piccole e medie imprese dipenderà da come ogni gruppo di persone all’interno delle stesse percepirà la propria responsabilità e svolgerà il proprio ruolo nella società, dal senso che l’imprenditore e il dipendente riusciranno a dare al loro lavoro e dallo spirito di servizio che guida le motivazioni del leader aziendale.

In questo senso, non sono più necessarie misure di accompagnamento o di sostegno aziendale, ma di un cambiamento di paradigma e di una nuova consapevolezza nel modo di fare azienda. Una consapevolezza che concretizzi l’identità aziendale non per quello che fa o produce, ma per come lo fa.

Nella maggior parte dei casi, davanti a un contesto di elevata incertezza si sviluppano ragionamenti che riconoscono l’importanza di principi elevati e nobili, ma dall’altro si preferisce continuare ad adottare modelli obsoleti che, se in passato hanno portato a risultati concreti, non garantiranno lo sviluppo in un contesto di forte variabilità.

In un contesto come quello odierno, la maggior parte dei manager aziendali si trova in una situazione che varia tra la zona di comfort (dove ci si trova senza alcun motivo sicuri e in controllo) e la zona di paura. Nella paura dimostriamo poca fiducia in noi stessi e diventiamo difensivi/offensivi, oltre al fatto di trovare scuse che ci impediscono di affrontare il cambiamento di paradigma di gestione aziendale.

La formazione continua in Economia del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della SUPSI si è configurata per aiutare manager e leader aziendali ad oltrepassare queste due zone paralizzanti, e fornire le possibilità di percorrere la zona di apprendimento e infine giungere alla zona di crescita, dove il senso e il “purpose” definiscono il modo di gestire l’azienda e dove il potenziale d’impatto può essere massimizzato.

    Pubblicazione articolo: INFOpmi Locarno – aprile 2023