interviste

la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione

Lo sapevi che…

1. Il tema delle imminenti elezioni cantonali ci offre lo spunto per andare alla scoperta di curiosità e aneddoti di rilevanza cantonale, sia per la vita politica ma non solo.

Sapevate, per esempio, che il Palazzo delle Orsoline di Bellinzona – oggi “casa” della politica ticinese – fu inizialmente costruito e progettato con un altro scopo? Dal 1738, infatti, ospitò le monache orsoline devote a Sant’Orsola. Da qui si deve il nome della struttura in Piazza della Foca. Ma non solo. A cavallo tra il 1798 e il 1803, il Palazzo offrì ricovero alle truppe francesi, austriache e russe in transito dalla capitale.

E allora, quando hanno cominciato a intrecciarsi le strade del Palazzo con la politica cantonale? Stando a documenti ufficiali, le prime sedute di Gran e Piccolo Consiglio (oggi Consiglio di Stato) hanno cominciato a svolgersi a partire dal 1803 dopo l’Atto di mediazione e con la nascita del Canton Ticino. Con il provvedimento del 1848 che obbligò le monache orsoline ad abbandonare l’edificio, il Palazzo divenne a tutti gli effetti sede governativa, ma non prima di “subire” interventi di miglioria all’interno e al suo esterno.

Interventi che si sono ripetuti negli anni fino al 2003, in occasione delle celebrazioni del Bicentenario dell’Atto di mediazione e dell’entrata del Cantone nella Confederazione elvetica.

2. …Se tutti i candidati che ambiscono ad un seggio al Consiglio di Stato, tutti possono vantare una fedina penale immacolata, lo stesso non si può dire dei 916 candidati al Gran Consiglio. Stando a quanto pubblicato sul Foglio Ufficiale, quindici candidati che hanno deciso di correre per un posto in Parlamento hanno il casellario giudiziale ‘macchiato’. Si tratta, dati alla mano, di due esponenti della Lega, due del PVL, altrettanti di HelvEthica e PS. Verdi, PC-POP e il Centro, invece, schierano un candidato con alle spalle una precedente condanna.

Quali reati?

Si parla perlopiù di reati nell’ambito della circolazione stradale. Nella fattispecie: guida in stato di ebbrezza, inosservanza degli obblighi in caso di incidente stradale, non rispetto delle norme di sicurezza legate al veicolo o guida in assenza di patente. Nella lista dei reati commessi dai candidati figurano anche: omissione di leva del servizio militare, reati per minaccia e infrazione alla Legge Federale sugli stupefacenti.

A titolo di paragone, nelle scorse elezioni – quelle del 2019 – sono stati in totale registrati 10 candidati con la fedina penale non immacolata, due dei quali in corsa per un posto in Governo. Anche nelle precedenti elezioni, si trattava nella stragrande maggioranza dei casi di infrazioni al codice della strada.

Pubblicazione articolo: INFOelezioni – marzo 2023