interviste

la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione

Lorenzo Quadri

Consigliere nazionale Lega dei Ticinesi e Municipale di Lugano

Lorenzo, come giudica l’impegno e le azioni di Berna nella gestione delle sfide principali a livello globale: pandemia e crisi energetica?
“Nella gestione della pandemia sono stati commessi vari errori che ricalcano in parte quelli compiuti a livello internazionale. Riprovevole a mio giudizio il ritardo accumulato sull’inizio della campagna vaccinale: la Svizzera, con una sanità che costa 85 miliardi all’anno, non è stata in grado di assicurarsi un quantitativo sufficiente di preparati. Seppur meno rispetto ad altri governi, anche il nostro si è lasciato prendere la mano nel decretare misure inutilmente lesive della libertà personale e di commercio, decretando dei “Berufsverbot” per intere categorie. Anche l’elargizione di crediti covid è avvenuta con eccessiva leggerezza, partendo dal presupposto errato che non ci sarebbero stati “furbetti””. La gestione della crisi energetica è a mio parere ben peggiore. È incentrata sull’ideologia rossoverde ed anti-nucleare, oltre che orientata a spendere decine di miliardi del contribuente per rendere la Svizzera dipendente da pannelli fotovoltaici prodotti in Cina. Un dossier di questa importanza andrebbe affidato a quello che qualcuno chiama un “generale dell’energia”.

A livello imprenditoriale, invece, Lugano di cosa ha bisogno?
“Lugano ha bisogno di rivitalizzare la propria piazza economica e finanziaria. Serve creare occupazione per i residenti, perché solo così si evita l’emigrazione dei giovani. Il problema riguarda in realtà tutto il Ticino. Per questo l’ente pubblico deve creare le condizioni quadro necessarie, che vanno dalla fiscalità attrattiva ai servizi efficienti, dalla burocrazia snella alla raggiungibilità. E questo comporta anche l’astenersi dall’espellere gli automobilisti dal centro tramite piani viari ideologici”.

Secondo lei, quanto e come cambierà Lugano nei prossimi anni?
“Certamente il Polo Sportivo e degli Eventi di Cornaredo e, in un secondo tempo, la riqualifica del Campo Marzio daranno un nuovo volto ad interi comparti cittadini. Mi auguro tuttavia che i prossimi anni non porteranno ad un’esplosione del telelavoro, perché le conseguenze sarebbero perniciose”.

Quali le sue priorità a livello politico per fine 2022 – inizio 2023?
“I temi sono molti. Potrei indicare la questione delle riserve in eccesso degli assicuratori malattia, il capitolo energia con la necessità di ritornare al nucleare, la neutralità della Svizzera, la legislazione sul lupo, i progetti di Lugano per la  promozione dell’occupazione”.

Pubblicazione articolo: INFOpmi Gold Edition – novembre 2022