interviste
la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione
La Berna ticinese
Intervista a Marco Chiesa, Presidente nazionale UDC e Consigliere agli Stati
Quali sono i temi sui quali deve funzionare maggiormente l’asse Berna-Ticino?
“Negli ultimi anni la voce del Canton Ticino a Berna ha acquisito forza. Possiamo vantare un Consigliere federale, un Presidente di partito e un Presidente di un’importante associazione economica, tutti ruoli chiave della Berna federale. Nelle nostre rispettive funzioni ci confrontiamo spesso con le esigenze federalistiche del Paese che, non di rado, divergono tra loro. Il nostro compito è quello di trovare dei sostegni trasversali nei temi che ci toccano da vicino. Penso alla viabilità, al mercato del lavoro e al potere d’acquisto che sono delle concrete preoccupazioni del Ticino, un Cantone di frontiera”.
La vostra voce e il vostro lavoro nella capitale di cosa deve tenere conto?
“Al Consiglio degli Stati i 46 deputati rappresentano i rispettivi Cantoni di provenienza e non un partito. L’interesse del Cantone deve dunque avere la priorità. Questo nostro sistema, bicamerale perfetto, permette di equilibrare la dinamica partitica del Consiglio nazionale. Il nostro successo è dunque strettamente legato alla nostra capacità di tessere delle maggioranze”.
Che elezioni ci aspettano in Ticino?
“Non porrei l’accento sulla campagna elettorale ma sul suo possibile esito. La straordinaria presenza di candidati è senza dubbio un buon segnale per la nostra democrazia. Dall’altro canto dobbiamo mettere in preventivo il fatto che in un parlamento estremamente sfilacciato la ricerca del consenso diverrà più complicata”.
Consiglio di Stato e Gran Consiglio, perché è importante votare? Volete lanciare un appello alla popolazione?
“Votare è un diritto di noi cittadini ma, personalmente, lo considero in primo luogo un privilegio. Sono fiero di essere svizzero e come tale orgoglioso della nostra democrazia diretta. Tendiamo a dimenticare quanto siamo fortunati, come cittadine e cittadine, ad avere l’ultima parola. Già solo questa considerazione dovrebbe spronarci a non mancare l’appuntamento alle urne”.
Quale il vostro coinvolgimento e il rapporto nella vita politica cantonale prima ancora che federale?
“Nella funzione di Presidente di partito sono spesso ospite o relatore in Cantoni nei quali hanno luogo elezioni cantonali o manifestazioni locali. Questa esperienza mi ha permesso di guardare a tutta la Svizzera, alle sue diversità e alle sue esigenze. Sono dell’opinione che non si possa fare della buona politica federale senza conoscere le realtà cantonali”.
Il tema predominante delle elezioni?
“Non individuo un tema predominante. Manca, a mio avviso, una discussione di fondo sul Ticino che vogliamo costruire e consegnare alla prossima generazione. Purtroppo, all’immagine di un rapporto sugli indirizzi del Cantone del 2003, mai aggiornato, non vi è ancora un progetto Ticino condiviso e lungimirante”.
Finanze. Quali le manovre più urgenti che, secondo voi, dovrebbe attuare il Cantone?
“Fermare la crescita della spesa non è più una semplice richiesta partitica, è un chiaro mandato politico attribuito dalla popolazione. Non voglio, e ritengo ingiusto, pagare con la carta di credito dei miei figli”.
Pubblicazione articolo: INFOelezioni – marzo 2023