interviste

la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione

Marco Radaelli

Sindaco di Tenero-Contra

Sindaco, come è ripartito Tenero-Contra dopo due anni difficili?
Dopo due anni difficili si è assistito ad un lento ritorno alla normalità, purtroppo messa nuovamente a rischio con il nuovo aumento di casi. Il Comune tuttavia non si è mai realmente fermato: dopo aver assistito la popolazione con il suo ruolo di prossimità (ad esempio aiutando le fasce a rischio con la spesa e organizzando le prime vaccinazioni presso la Casa comunale), abbiamo continuato a lavorare per portare avanti i numerosi progetti che abbiamo in cantiere. L’aumento dei prezzi delle materie prime è una grande sfida per noi, visto l’importante investimento di ristrutturazione e risanamento delle scuole comunali e le altre opere in progettazione/realizzazione. Abbiamo tuttavia il compito di restare vigili affinché tutto possa proseguire positivamente e dobbiamo al contempo continuare ad essere vicini ai nostri cittadini.

Tenero e imprenditoria. Che rapporto lega il Municipio agli imprenditori della zona? È soddisfatto della collaborazione?
Un rapporto di collaborazione e vicinanza, nonostante chiaramente il Comune non possa sostituirsi ai privati nello svolgimento delle loro attività. Siamo sempre pronti a dialogare per trovare delle soluzioni con i portatori di interesse del nostro Comune. Mi sento di dire che i rapporti sono ottimi.

Cosa manca al suo Comune, a suo avviso, per diventare maggiormente attrattivo?
A livello di natura, paesaggi e infrastrutture, ritengo che Tenero-Contra sia oggi già molto attrattivo. Prova ne è il fatto che dal 2010 al 2020 gli abitanti sono aumentati del 21% e che con tale aumento demografico il nostro Comune si situa tra i primi 5 con la maggior crescita nel Cantone. Detto questo ritengo sia adesso il momento giusto per sistemare diversi stabili comunali ormai vetusti e cito ad esempio il Lido comunale e gli spogliatoi dei campi di calcio, per dare ai nostri cittadini delle strutture al passo con i tempi. Vogliamo inoltre dare l’esempio ai nostri cittadini pure in campo energetico e ambientale, sia risanando i nostri stabili che sostenendo progetti di miglioria energetica privati. A titolo personale non mi dispiacerebbe inoltre che possano essere creati nuovi posti di lavoro nel nostro Comune con l’arrivo di nuove persone giuridiche, magari ad alto valore aggiunto.

La politica ticinese potrebbe aiutare di più i giovani imprenditori? Cosa manca secondo lei?
Ritengo che ci sia sempre più sensibilità sulla tematica e vi sono delle fondazioni cantonali che aiutano le startup a promuovere e diffondere l’innovazione e lo sviluppo delle attività economiche. In questo momento di grande incertezza servirebbe anzitutto riuscire a tornare finalmente al nostro equilibrio. Pure il contesto globale, con il rafforzamento costante del franco, non aiuta al momento le attività, fortemente influenzate da una situazione di export di beni/servizi complessa nonché di grande concorrenza internazionale. La Svizzera è nota per la sua stabilità e il suo equilibrio e con un progressivo ritorno alla normalità pure tutte le attività economiche ne beneficerebbero, ritornando ad una spirale positiva.

Nel frattempo si dovrebbero valutare una serie di misure, fiscali e di accesso ai capitali, affinché i giovani imprenditori possano affrontare le incertezze in un contesto tutto sommato stabile e sicuro.

Quali sono le principali sfide che l’attendono politicamente parlando?
Ci lasceremo sorprendere. Pianificare, oggi come oggi, è difficile. L’importante è restare ottimisti e sereni verso qualsiasi sfida si presenterà.

Pubblicazione articolo: INFOpmi Locarnese, Piano di Magadino e Valle Verzasca
– agosto 2022