interviste

la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione

Mazio Grassi

Responsabile regionale e responsabile clientela commerciale
di Credit Suisse in Ticino

Credit Suisse pubblica uno studio sull’economia ticinese
A metà del decennio scorso, l’economia ticinese ha subito una battuta d’arresto. L’abolizione della soglia minima di cambio con l’euro, il ridimensionamento della piazza finanziaria, l’iniziativa sulle residenze secondarie e, più recentemente, la pandemia da coronavirus hanno pesato sull’attività economica e l’occupazione. Il malessere si è risentito anche a livello demografico, con diversi anni di popolazione in calo. La forte diversificazione dell’economia cantonale si è rivelata un vantaggio per uscire da questo periodo di difficoltà. Il crescente orientamento verso attività a forte creazione di valore può costituire la base per lo sviluppo futuro del Cantone e sta dando origine a nuove specializzazioni come quella della farmaceutica, delle tecnologie medicali e delle scienze della vita, sostenute non da ultimo dalla creazione della facoltà di scienze biomediche presso l’Università della Svizzera Italiana e dal polo di ricerca di Bellinzona. Si osservano sviluppi anche in altri settori high tech, come ad esempio quello dei droni o della tecnologia blockchain.

Abitare in Ticino conviene dal punto di vista finanziario
Oltre all’attrattiva del suo paesaggio, che si manifesta nello spiccato orientamento turistico, il Ticino si posiziona anche come regione residenziale finanziariamente conveniente. È quanto emerge dalla nostra analisi del reddito liberamente disponibile, che misura l’importo a libera disposizione delle economie domestiche per il consumo o il risparmio, dopo il pagamento degli oneri obbligatori e dei costi fissi. Nella classifica dei cantoni il Ticino si situa in decima posizione e risulta ancora più attrattivo per le famiglie, grazie a costi per l’accudimento dei figli in strutture di custodia collettiva fra i più convenienti del Paese. I crescenti movimenti migratori interni dai centri verso i comuni dell’agglomerato o rurali, che presentano costi abitativi inferiori, rispecchiano queste considerazioni. A trarne profitto negli ultimi anni sono state soprattutto le regioni di Bellinzona e della Mesolcina.

Immobiliare: frenata della proprietà abitativa, sfitto in calo nella locazione
L’aumento dei tassi ipotecari comincia anche in Ticino a farsi sentire sul mercato immobiliare. Nel corso dei prossimi trimestri la dinamica dei prezzi dovrebbe sensibilmente rallentare. Sul mercato degli appartamenti in affitto, l’inversione di tendenza verso una riduzione dello sfitto osservata l’anno scorso a livello svizzero si è nel frattempo materializzata anche in Ticino. Ne hanno tratto profitto in particolare le regioni di Locarno e Bellinzona e, a livello di tipologia, gli appartamenti di grandi dimensioni. Con il 5%, il tasso di sfitto complessivo rimane in Ticino tuttavia ancora elevato.

Lo studio «Il Canton Ticino – Prospettive economiche regionali» è disponibile in italiano e tedesco all’indirizzo: credit-suisse.com/studiregionali

Pubblicazione articolo: INFOpmi Gold Edition – novembre 2022