interviste
la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione
Matteo Cremaschi
Responsabile comunicazione presso il Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI
Eventi e formazione continua online: quale futuro?
La pandemia da Coronavirus ha imposto una revisione importante delle modalità di interazione anche nell’ambito dell’organizzazione di eventi e della formazione continua, settori in cui lo scambio e il confronto tra i partecipanti ha storicamente rappresentato un elemento centrale. Le diverse piattaforme digitali utilizzate hanno garantito la continuità delle attività e permesso la sperimentazione di nuovi formati che sempre più si stanno affermando tra i professionisti. Tra questi figurano i webinar, le conferenze, i workshop e le tavole rotonde online, come pure le lezioni asincrone e ibride che permettono ai corsisti di fruire di un contenuto nel momento ritenuto più opportuno.
Ci troviamo oggi in una fase particolare della pandemia in cui le misure introdotte per fronteggiare l’emergenza sanitaria consentono una ripresa di eventi e attività di formazione in presenza con alcune limitazioni che tutti ben conosciamo. Sorge dunque un interrogativo: che ne sarà degli eventi online, delle lezioni registrate e dei workshop a distanza?
Sono interessanti i risultati emersi in occasione di recenti iniziative cosiddette ‘ibride’ realizzate in Ticino che hanno visto un buon equilibrio tra numero di partecipanti in presenza e utenti collegati da remoto. Nonostante vi sia la possibilità di tornare ad incontrarsi, una parte del pubblico continua a prediligere il collegamento online. Trattasi certamente di scelte individuali e di preferenze personali dettate anche dalla disponibilità di tempo da dedicare a queste attività, fattore che continua ad essere determinante e che, combinato alla propensione all’ascolto, sancisce il successo di una specifica iniziativa.
Possiamo senz’ombra di dubbio affermare che la compresenza fisica porta con sé evidenti vantaggi legati alla interazione tra i partecipanti; tuttavia la flessibilizzazione e l’individualizzazione dell’offerta garantita dal digitale rappresentano asset importanti e da valorizzare in prospettiva. Da non trascurare la possibilità di coinvolgere persone che per la distanza difficilmente riuscirebbero a partecipare alle attività in presenza. Le nuove tecnologie e le evoluzioni ad esse associate modificano le abitudini di consumo del contenuto: un esempio è dato dalla crescente diffusione dei podcast a livello globale, ben evidenziata dal Reuters Institute Digital News Report 2021. In macchina, in treno, mentre cuciniamo, prima di andare a letto: definiamo noi il contenuto di interesse e il momento migliore della giornata per usufruirne.
Le vere sfide stanno nell’identificare il giusto equilibrio e nel costruire un’offerta che sia ricca e qualificata da un punto di vista del contenuto e facilmente fruibile, indipendentemente dalla modalità scelta, senza dimenticare che il tempo a disposizione del nostro pubblico rimane limitato. D’altro canto emerge la necessità di una tecnologia ancor più matura al fine di consentire, nei limiti del possibile, la stessa interazione che caratterizza le attività in presenza.
Pubblicazione articolo: INFO pmi Gold Edition – dicembre 2021