interviste

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Michele Foletti

Sindaco di Lugano

Ètempo di bilanci, previsioni e considerazioni per il Sindaco di Lugano Michele Foletti, che nel corso di quest’edizione di INFOpmi ci porta alla scoperta della Lugano del presente e del futuro tra processi innovativi, criptovalute e…il PSE.

Sindaco, quale il suo bilancio fino a questo momento del suo mandato?
Direi tutto sommato positivo: dopo lo shock della scomparsa di Marco, soprattutto grazie al sostegno dei cittadini, abbiamo reagito sia come Municipio che come Amministrazione e abbiamo continuato sui progetti che avevamo già pianificato. I nostri cittadini si sono espressi sul referendum contro il PSE dando ragione alle scelte fatte dal Municipio e dal Consiglio comunale, abbiamo dato avvio alla fase di consultazione e partecipazione sul Piano Direttore. Abbiamo dovuto anche affrontare questioni problematiche come la seconda ondata di epidemia e l’accoglienza dei profughi ucraini, ma credo che ci siamo riusciti bene.

È così che si aspettava la gestione della città?
Mi sono reso conto che il ruolo di Sindaco è molto diverso da quello di Municipale. Ci sono tanti aspetti sconosciuti anche ai colleghi di Municipio, dettagli che però richiedono tanto tempo.

Stiamo vedendo una Lugano che prova a favorire l’economia anche attraverso sistemi alternativi. Penso alle criptovalute, per esempio. È una direzione da seguire?
Credo che una città debba sempre guardare al futuro e non voltarsi a pensare quanto era bello una volta. Nel futuro di Lugano vediamo lo sviluppo di servizi innovativi tecnologicamente e l’adozione delle tecnologie del futuro come la blockchain che non è solo criptovalute ma è molto di più al servizio del fintech, della protezione dei prodotti dalle contraffazioni, della sicurezza informatica e molto altro. Occorre riuscire a formare i nostri giovani su queste tecnologie per dare loro un vantaggio competitivo.

Anche in questo senso, Lugano punta a diventare un punto di riferimento a livello europeo. Le premesse ci sono. Quali sono i passi da seguire?
Abbiamo la fortuna che in Svizzera c’è già un quadro legale tra i più avanzati al mondo e autorità regolatorie molto all’avanguardia. Questo ci permetterà di attirare a Lugano imprese e persone che stanno lavorando sulle nuove tecnologie e vogliono poter operare con regole certe. Passo dopo passo stiamo creando una comunità di persone che operano nel campo della blockchain e che attireranno altre persone interessate.

Gli occhi sono tutti sul cantiere PSE. Che rappresenta per lei e per tutta Lugano la realizzazione del nuovo comparto sportivo?
A settembre sono iniziati i lavori preparatori. Per Lugano sarà un’iniezione di entusiasmo e una grande opportunità. Dovremo lavorarci tutti con impegno, ma sarà un successo.

Pubblicazione articolo: INFOpmi Gold Edition – novembre 2022