interviste

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Michele Foletti

Sindaco di Lugano

Michele Foletti è da qualche mese Sindaco di Lugano. Una carica che ricopre dopo la prematura, tragica e dolorosa morte di Marco Borradori. Lugano ha perso un punto di riferimento importante, Michele un amico, in politica ma soprattutto nella vita di tutti i giorni. Lugano è ripartita da Foletti e Foletti è ripartito da Lugano. Lo abbiamo intervistato per voi.

Sindaco, le fa ancora effetto essere chiamato così?

“Non mi sono ancora abituato. L’altro giorno un collaboratore vedendomi in città ha detto “buongiorno signor Sindaco” e mi sono girato per vedere se c’era qualcuno dietro di me…”.

Dopo la tragica dipartita di Marco, quanto e come è cambiata la quotidianità all’interno dell’Esecutivo?

“Dopo lo sgomento iniziale e un periodo difficile per tutti, il lavoro dei Municipali è ripreso come prima con il supporto dell’amministrazione. Certo, per tutti non c’è più Marco come punto di riferimento e devono abituarsi ad un nuovo Sindaco. Inoltre, c’è stata l’entrata di Tiziano Galeazzi nell’Esecutivo e vedo con piacere che sta acquisendo velocemente le necessarie competenze”.

E la sua quotidianità…?

“La mia vita è cambiata parecchio, anche perché come Municipale non avevo un dicastero molto sexy (che però mi ha dato grandi soddisfazioni) e quindi non ero molto sollecitato. Invece, come Sindaco della maggiore Città del Cantone, si è molto richiesti, non tanto per inaugurazioni, quanto piuttosto per meeting, interventi, gruppi di lavoro e molto altro. Il lavoro è aumentato considerevolmente e la vita privata ne ha evidentemente risentito. Ogni tanto paragono l’agenda settimanale di quando ero un semplice Municipale con quella di oggi e vedo una differenza enorme. Sono però grato ai miei colleghi con i quali ci distribuiamo efficacemente i compiti di rappresentanza”.

Da sempre al fianco di Marco, c’è un insegnamento ‘politico’ che si porta dietro ogni giorno?

“Sto imparando a smussare gli angoli: so che spesso sono stato un po’ testardo su alcune posizioni. Come Municipale potevo, come Sindaco devo imparare a mediare tra le varie posizioni per costruire il necessario consenso”.

Un auspicio per il 2022?

“L’auspicio per tutti è di godere di buona salute e che nel 2022 si esca finalmente questa situazione pandemica che ci sta limitando e anche un po’ logorando”.

Pubblicazione articolo: INFO pmi Gold Edition – dicembre 2021