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Alla scoperta del Museo dei Fossili di Meride

Il Monte San Giorgio è da annoverare tra i più importanti giacimenti fossiliferi al mondo del Triassico medio, un’epoca geologica compresa tra 247 e 237 milioni di anni fa. Non a caso, il riconoscimento internazionale del giacimento è confermato dall’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Lì, dove storia e cultura si mischiano in perfetta armonia, è ospitato il Museo dei Fossili di Meride.

Ricostruito e ampliato dall’architetto ticinese Mario Botta, il museo ha da poco festeggiato i dieci anni dalla propria inaugurazione e offre al pubblico un vero e proprio viaggio nel Triassico medio con importanti reperti fossili e fedeli ricostruzioni dei tempi che furono. In un paesino piccolo e discosto come quello di Meride, la Fondazione del Monte San Giorgio è stata capace di registrare dati d’affluenza di tutto rispetto. Basti pensare che, dopo aver raggiunto il proprio record di visitatori con 21’000 entrate due anni fa, l’anno scorso il museo ha accolto la bellezza di 18’000 visitatori. Numeri che testimoniano un interesse particolare e proiettano il museo di Meride al secondo posto tra i musei più frequentati in Ticino.

Dal martedì alla domenica, ai visitatori del museo spetta un’esperienza completa ed accattivante. La visita alla scoperta dei numerosi fossili di rettili, pesci e piante estratti dal “monte dei sauri” è strutturata su quattro piani. Ma non è tutto. Al Museo dei Fossili si presta grande attenzione ai tempi che cambiano. Ed ecco servite proiezioni e animazioni in 3D, esperienze in Realtà Virtuale ed Aumentata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale che permettono ai visitatori di godersi un’autentica esperienza a 360°. L’esperienza al Monte San Giorgio può essere completata con una sosta alla “Terrazza della Val Mara” o alla nuova “Aula didattica di Carpanee” nei pressi dello scavo paleontologico di Acqua del Ghiffo. Una sorta di Museo all’aperto a disposizione di tutti.  Progetti, questi, che la Fondazione del Monte San Giorgiocura con passione, impegno e dedizione “per sfruttare al massimo il valore aggiunto paesaggistico prestato dal territorio”.

Il Site Manager Daniele Albisetti si occupa, tra le altre cose, anche di curare i rapporti con l’UNESCO, garantendo al Monte San Giorgio il blasonato riconoscimento. “Essere un punto di riferimento tra i patrimoni naturali mondiali è un onore ma anche un onere”, ci racconta il responsabile del sito. Albisetti ci spiega anche l’importanza di poter contare su un team di lavoro che consente di svolgere in maniera continuativa tutte le attività.

“Il lavoro di ricerca scientifica – continua – consiste nell’indagine sul territorio. Ogni anno il Museo cantonale di storia naturale organizza campagne di scavo in diverse località del vasto territorio del Monte San Giorgio. I numerosi reperti estratti vengono succesivamente trattati da chi si occupa della preparazione paleontologica”.

Pubblicazione articolo: INFOpmi Alto Mendrisiotto – marzo 2023