interviste

la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione

Norman Gobbi

Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento delle istituzioni (DI)

Che tipo di sfida rappresenta per lei guidare il DI?
“La sfida è quella di dare sicurezza ai cittadini di questo Cantone, alle sue istituzioni pubbliche e alle attività economiche presenti in Ticino. Vivere in una società sicura significa approfittare delle opportunità che il territorio offre. Opportunità di carattere economico, favorite dal nostro posizionamento a sud delle Alpi sulla via di transito Nord-Sud più importante d’Europa, ma non solo. Il tutto finalizzato al benessere di coloro che risiedono in Ticino. Lo sappiamo: non viviamo in un’oasi o su un’isola felice e le relazioni, i traffici, i rapporti oggi riguardano il Ticino e tutto il resto del mondo, a partire dalle relazioni transfrontaliere e intercantonali fino a giungere a quelle internazionali. Viviamo in una società globale, con tutti i vantaggi e i pericoli che ciò comporta. La sfida è quindi quella di attenuare i pericoli e favorire dei vantaggi”.

Quanta energia assorbe il suo incarico e quanta responsabilità richiede il suo lavoro?
“In questi tempi di risparmi energetici, diciamo che nel mio lavoro non ho mai risparmiato energia. Il lavoro del Consigliere di Stato è totalizzante e quindi inizia al mattino quando ci si alza e finisce alla sera. La responsabilità è pari alla consapevolezza che questo lavoro mi è stato attribuito dalle cittadine e dai cittadini ticinesi. Ed è una responsabilità che tutto il Governo si assume, in modo collegiale, di fronte alla popolazione del nostro Cantone”.

Un Ticino più sicuro sotto la sua gestione. Se è vero che si può sempre migliorare, quali sono gli ambiti in cui si può fare di più?
“In tutti gli ambiti si può fare di più e questo avviene grazie all’impegno di ogni collaboratrice e di ogni collaboratore del Dipartimento delle istituzioni. Cerchiamo di migliorarci anche nel rapporto con i nostri utenti, ossia i cittadini ticinesi, che mettiamo al centro del nostro lavoro. Il DI non è un dipartimento che distribuisce sussidi o che finanzia attività. Dico sempre: non è un dipartimento simpatico. Noi diamo multe; mandiamo precetti esecutivi, condanniamo e mettiamo in prigione i colpevoli; diamo o non diamo un permesso di soggiorno agli stranieri. Ma pure in questi compiti, soprattutto in questi compiti comunque essenziali per lo Stato, il nostro comportamento deve essere corretto, competente e cortese”.

Determinato e sicuro. Con quali altri aggettivi si auto-definisce Onorevole Gobbi?
“Genuino, empatico e vero, perché mi piace stare in mezzo alla gente e ascoltare chiunque si rivolga a me, non solo per un classico e quasi dovuto saluto, ma per entrare in contatto diretto e vero con la persona che ho davanti, mostrandomi per quello che sono”.

Pubblicazione articolo: INFOpmi Gold Edition – novembre 2022