interviste
la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione
Paolo Danielli
Municipale di Mendrisio e Capo Dicastero Museo e cultura
Cosa rappresenta oggi La Filanda? È cambiata dalla sua inaugurazione?
“Oggi la Filanda è una certezza, un centro propulsivo di iniziative, un luogo accogliente di incontro che ha una sua identità ben precisa e riconosciuta dalla popolazione. Pensata inizialmente come sola biblioteca, poi realizzata come un centro culturale che non ha eguali nel Cantone, all’inaugurazione la Filanda era ancora una scommessa. Una scommessa poi vinta! Infatti, nessuno avrebbe mai immaginato il grande successo che ha avuto e continua ad avere in termini di affluenza, di attività svolte e di attaccamento della gente, di tutte le fasce d’età”.
Possiamo affermare che il progetto continua a riscuotere successo tra più e meno giovani. La sensazione è che Mendrisio ha saputo cogliere perfettamente le esigenze della popolazione…
“La soddisfazione più grande è constatare che la Filanda è davvero un luogo in cui si incontrano tutte le generazioni: dai bambini e i ragazzi che leggono e giocano nello spazio loro riservato, agli studenti che arrivano per studiare, ai più anziani che si ritrovano per giocare a burraco o per partecipare a uno dei tanti corsi proposti e così via. Stiamo parlando di una quarantina di attività settimanali e un’affluenza media di circa 300 persone al giorno, che provengono da tutta la regione e non solo”.
Ci sono poi gli appuntamenti culturali, letterali e non solo. Cosa si intende promuovere alla Filanda?
“La Filanda è innanzitutto un polo culturale, inteso come centro in cui la cultura è promossa a 360 gradi e non solo a un pubblico specialistico. Le conferenze e le varie iniziative culturali proposte vogliono far riscoprire e amare la cultura in tutte le sue sfaccettature, per favorire in generale la crescita culturale delle persone e della società”.
Saprebbe definirla con tre soli aggettivi?
“Molto difficile… la Filanda è una formidabile esperienza sociale e culturale. Potrei però azzardare questi tre concetti: accogliente, sorprendente, stimolante”.
Quale l’impegno del Municipio?
“La Città ha investito molto in passato per acquistare lo stabile, ristrutturarlo e trasformarlo nella Filanda che oggi conosciamo. L’anno scorso ha ulteriormente investito per sistemare e ricavare nuovi spazi al secondo piano. Vorrei però ricordare anche l’impegno dei Filanderi, preziosi volontari che garantiscono l’apertura continuata dalle 09:00 alle 21:00, sette giorni su sette, e dei partner che sostengono il progetto”.
Nata con lo scopo di creare un polo capace di “stimolare l’aggregazione, la creatività, la convivialità, la solidarietà e, non da ultimo, un potente antidoto all’isolamento”. Obiettivi raggiunti. Quali quelli futuri?
“La biblioteca cantonale e la promozione della cultura rimarranno i pilastri centrali della Filanda, seguendo il modello di “cultura tra la gente”. Occorre però stare attenti anche ai bisogni della società e reagire di conseguenza. Pensiamo quindi a una diversificazione delle attività e a proposte legate al mondo digitale, che coinvolgerà sempre di più tutta la popolazione”.
Pubblicazione articolo: INFOpmi Alto Mendrisiotto – marzo 2022