interviste
la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione
Sacha Dalcol
Direttore TeleTicino e Radio3i
Sacha, il giornalismo ticinese arriva da due anni in cui ha recitato un ruolo cruciale per l’informazione. Che sfida è stata?
“Abbiamo dovuto misurarci con un evento per noi assolutamente inedito e difficilmente immaginabile. I fatti ci hanno imposto un radicale cambiamento del modo di fare informazione. Tra la popolazione, con la prima ondata, si respirava un’aria di vicinanza e solidarietà. Durante l’autunno scorso l’atmosfera è diventata irrespirabile, avvelenata da una quantità incredibile di “fake news” e da un dibattito nauseante sui vaccini. Se il Covid sembra essersi stemperato (speriamo!), il virus del complottismo continua a circolare. Pensare di debellare questo fenomeno, è un po’ come voler fermare il vento con una mano ma il ruolo dei media è fondamentale. Come giornalisti è però necessario instaurare un rapporto di fiducia con il proprio pubblico, a cui va il massimo rispetto. Poi occorre cercare sempre la verità, coltivare il dubbio e, quando capita, avere l’umiltà di scusarsi di fronte ad errori o sviste”.
Quale è stata la tua priorità da quando hai ‘ereditato’ la direzione?
“In era pre-pandemica a Melide c’erano tre redazioni, pensate per tre mezzi diversi: web, radio e tv. La mia priorità è stata quella di ragionare attorno al “sistema Ticinonews”. Stiamo spingendo per cercare di uscire dalla logica del mezzo e privilegiare il contenuto. Le nostre notizie devono raggiungere più pubblico possibile sfruttando tutte le piattaforme disponibili: radio, tv, web e social. Il filo rosso è rappresentato dal marchio Ticinonews.
Televisivamente abbiamo riorientato l’emittente su tre pilastri: i fatti, le opinioni e lo sport. Radiofonicamente puntiamo su un mix di informazione e intrattenimento”.
Che tipo di responsabilità comporta gestire radio e tele?
“Ho l’onore di poter lavorare insieme ad una bella squadra di professionisti. Ho sempre cercato di impostare una relazione basata sulla condivisione e il dialogo. Dirigere comporta una grande responsabilità. E per poter imboccare la strada giusta, occorre camminare compatti nella stessa direzione. Per ottenere questo risultato è necessario sapersi spiegare, saper ascoltare e soprattutto riuscire a coinvolgere e a motivare tutti i componenti della squadra”.
I dati vi danno ragione. Sentite l’apprezzamento della gente?
“Certamente! Giornalmente ci poniamo questo interrogativo: saremo riusciti a cogliere l’essenza dei fatti e a raccontarli correttamente? E la risposta spesso arriva inaspettata, magari mentre stai facendo gli acquisti o sei al ristorante. Si avvicinano, si complimentano e ringraziano per – dicono – “il lavoro che fate”. È la più bella ricompensa che un giornalista possa ricevere”.
Cosa dobbiamo aspettarci dal 2023?
“Con questa stagione radiotelevisiva ospitiamo “La casa dell’hockey”, un progetto di gruppo che vede TeleTicino in prima linea con la trasmissione di numerose partite di disco su ghiaccio. In agosto abbiamo rinnovato il nostro portale Ticinonews.ch.
Con il 2023 intendiamo mettere mano ad applicazioni e sito di TeleTicino e Radio3i. Ma il 2023 sarà un anno di elezioni e anche in questo campo, tanto per rimanere in tema, scenderemo…in pista “a modo nostro”.
Pubblicazione articolo: INFOpmi Gold Edition – novembre 2022