interviste
la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione
Samuele Cavadini
Sindaco di Mendrisio
Quale la principale sfida per Mendrisio nel 2022?
“Stiamo lavorando su più fronti, ma sono convinto che il 2022 ci impegnerà in particolare nella ricerca di una normalità post pandemia, così da renderci possibile lavorare con serenità sui progetti futuri per Mendrisio”.
Per Mendrisio, la “lotta” alla sostenibilità è un valore chiave in ottica futura?
“Assolutamente e cercando di declinarla in tutte le sue sfaccettature! Dal punto di vista ambientale, ad esempio, con progetti quali il piano Direttore, il cui obiettivo è dare una strategia territoriale rispettosa di uno sviluppo sostenibile, attento a paesaggio, ambiente e vivibilità. Abbiamo inoltre investito parecchie energie in progetti sociali. Ne sono un esempio il bilancio di genere, l’ottenimento del certificato “family score”. Siamo inoltre città pilota a livello svizzero delle città delle bambine e bambini (abbiamo anche eletto un consiglio dei bambini), senza dimenticare progetti di integrazione ed inclusività che coinvolgono tutti i quartieri (progetto engagement local e quartieri solidali). Siamo poi attenti allo sviluppo economico e in questo ambito vorremmo sviluppare un piano di marketing territoriale. Le richieste di insediamento sul nostro territorio non mancano, molte attività economiche riconoscono in Mendrisio una piazza dinamica e strategica”.
Quanto è importante per la Città il nuovo comparto della stazione di Mendrisio?
“Il comparto stazione è decisivo per lo sviluppo della città quale porta di entrata per la mobilità lenta e crocevia di collegamento con gli altri centri cantonali, federali ed internazionali. Relativamente all’intera area è in dirittura di arrivo una variante di piano regolatore che, oltre all’attenzione per la mobilità, valorizzerà il comparto che già ospita la SUPSI-DACD orientandolo in particolare al lavoro, alla formazione e all’abitazione. L’attenzione sarà anche focalizzata sulla qualità degli spazi pubblici per creare delle zone di incontro considerando anche le esigenze ambientali”.
Avete sempre dimostrato di avere un occhio di riguardo per i giovani. Reputa che si possa fare di più?
“Certo, il miglioramento deve essere un’attitudine presente in ogni progetto politico. Cerchiamo sempre di trovare nuove metodologie ed approcci di coinvolgimento dei giovani. Accennavo prima alla città delle bambine e dei bambini che vuole anche coinvolgere i giovani nelle decisioni sui progetti. Ad esempio abbiamo coinvolto dei gruppi di giovani per la realizzazione di parchi giochi e più recentemente nella definizione di un’area di svago che contempla, oltre ad una zona verde, uno skate park ed attrezzature per lo sport e per il tempo libero. Abbiamo inoltre da poco creato un ufficio “giovani e famiglie” che si rivolge proprio alle esigenze dei nostri cittadini più giovani”.
Pubblicazione articolo: INFOpmi Alto Mendrisiotto – marzo 2022