interviste

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Simone Castelletti

Sindaco di Stabio

Sindaco, che inizio anno è stato per il Comune di Stabio?

“Il 2022 è iniziato come è finito il 2021. Continuiamo a vivere in un contesto epidemiologico difficile che ha inevitabili ripercussioni nelle relazioni sociali. Comincio a notare stanchezza e purtroppo anche rassegnazione nelle persone e soprattutto nei giovani”.

In cima alla lista delle sue priorità cosa si trova?

“I ragazzi hanno bisogno di fiducia, i giovani hanno bisogno di essere ascoltati. Ci siamo dimenticati di loro negli ultimi due anni. Hanno sofferto e continuano a soffrire. Vorrei quindi concentrarmi per trovare delle soluzioni a Stabio che permettano ai ragazzi di trovarsi, socializzare e aggregarsi”.

Stabio si conferma sempre di più un Comune molto attento e sensibile nei confronti della cittadinanza. Ha la sensazione che i vostri sforzi sono riconosciuti dalla popolazione?

“Come Autorità abbiamo sempre fatto il possibile per mettere in primo piano l’ascolto dei nostri cittadini. In una comunità è importante il rapporto stretto con le persone, per permetterci di comprendere i loro bisogni e nel limite del possibile soddisfare le loro esigenze. Queste sono le premesse con le quali lavoriamo. Non misuriamo il nostro impegno in ogni caso sulla riconoscenza che la popolazione può avere nei nostri confronti. In cima alle nostre priorità mettiamo il bene pubblico. Non sempre questo coincide con una riconoscenza da parte della popolazione in quanto l’Autorità comunale deve agire nel rispetto della legalità e delle decisioni superiori e soprattutto di questi tempi non è facilmente comprensibili a tutti”.

A livello imprenditoriale, sono molte le aziende che – per varie ragioni – si installano a Stabio. Ritiene ci sia ancora margine per strizzare l’occhio agli imprenditori?

“Mi piace poter dire che nel nostro Comune cerchiamo di essere vicini alle aziende, di sviluppare dei rapporti professionali continui nel rispetto del ruolo che ognuno di noi ricopre. Questo nostro approccio ci ha portato a costruire nel tempo direi delle ottime relazioni con le aziende presenti. Ci rispettiamo, ci comprendiamo e nel limite del possibile collaboriamo”.

Come si ‘combatte’ il ‘sali e scendi’ della popolazione degli ultimi anni?

“Diciamo che prima di affrontare un problema bisogna essere in grado di riconoscerlo. Abbiamo riconosciuto di avere un problema di decrescita demografica e abbiamo deciso di affrontarlo su più fronti. L’approccio è quello del Canton Neuchâtel: AAA. Attirare, ancorare, accogliere. Miglioriamo il nostro Comune investendo in strutture, natura e spazi aggregativi per poter ancorare i cittadini che già oggi sono residenti a Stabio, miglioriamo l’accoglienza investendo nelle nostre risorse umane, un’amministrazione comunale che deve essere orientata ai bisogni delle persone e naturalmente attiriamo cercando di mettere in evidenza quelle che sono le nostre peculiarità. Il motto della nostra campagna di marketing territoriale: ‘Ci vediamo a Stabio. Quale delle due?’ mette bene in evidenza quelli che devono essere i nostri obiettivi. Farci meglio conoscere. Stabio non è solo aziende, Stabio non è solo la strada cantonale, Stabio è e vuole essere molto altro”.

Pubblicazione articolo: INFOpmi Alto Mendrisiotto – marzo 2022