interviste

la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione

Stefano Artioli

CEO Artioli Group

Stefano Artioli, creatore della holding Artisa, è uno tra i più noti imprenditori ticinesi. Merito, sopratutto, di una visione fuori dal comune e di un coraggio imprenditoriale degno di nota. Di seguito l’intervista al vice presidente del CdA di Artisa Group.

Imprenditore, uomo di affari e apprezzata personalità in Ticino. Quale è, a suo avviso, la miglior definizione di Stefano Artioli?

“Mi reputo una persona visionaria e orientata al futuro. Amo e mi spendo per il mio territorio, credo fermamente in quello che faccio e non mi sono mai fermato di fronte alle difficoltà. Come imprenditore, grazie alle idee condivise con un team giovane e guidato da un sapiente impeto, ho reso in pochi decenni un’officina meccanica in un gruppo immobiliare dalle prospettive europee. Non è tanto una questione di definizione della mia persona, ritengo che sia ciò che siamo in grado di fare e portare avanti a qualificarci, molto meglio di titoli o definizioni”.

Di lei, tanti, raccontano che ha il coraggio politico che manca ai ‘veri’ politici. Ha mai pensato di tuffarsi in politica?

“Grazie al mio lavoro ho ricevuto e ricevo quotidianamente tante soddisfazioni. Ho a cuore la cosa pubblica, ma con l’ottica di chi crede sia fondamentale un legame tra pubblico e privato. Come mi è spesso capitato di ribadire, ritengo che non tutto debba gravare sulle tasche dei contribuenti. Una strategia definita su più livelli, che unisca imprenditori desiderosi di fare e le istituzioni, potrebbe veramente valorizzare ancora di più le aree in cui viviamo, fornendo servizi e strutture all’avanguardia, permettendo all’economia di prosperare e consentendo alle amministrazioni di crescere al passo con le realtà private. Il tutto attraverso una burocrazia più snella”.

Nel suo libro ‘Meno Trenta’ parla, racconta, immagina una Lugano più moderna e al passo con i tempi. In cosa deve cambiare esattamente Lugano per lei?

“Amo il Ticino e amo Lugano. Proprio per questo ho deciso ormai da anni di trasferirmici e vivere in centro. Lugano è bellissima, ma potrebbe esserlo ancora di più. Basterebbe poco per renderla una città virtuosa, all’avanguardia, al passo con i tempi e soprattutto al passo con altre realtà Svizzere ed Europee. Aree verdi, spazi pubblici vivibili, eventi per tutti, collegamenti pubblici rapidi e di semplice utilizzo, questi sono solo alcuni degli esempi. Stiamo certamente andando in quella direzione, ma ritengo che si potrebbe essere più rapidi in questo processo di valorizzazione attraverso interventi mirati e supportati dal mondo imprenditoriale. Serve inoltre maggiore fiducia da parte del mondo politico, che purtroppo spesso vede queste collaborazioni semplicemente come un modo per ingrossare le tasche degli imprenditori, mentre potrebbe essere un vantaggio per tutti, soprattutto per i cittadini”.

e abitazioni sfitte continuano ad aumentare, eppure si costruisce sempre di più. Contrario o favorevole?

“Nella mia scelta di vivere in centro a Lugano ho anche deciso di ristrutturare e valorizzare un palazzo storico cittadino. Allo stesso tempo, costruisco attraverso le mie aziende, edifici moderni e orientati alle necessità della società contemporanea e futura. Ritengo che si debba saper convivere con entrambe le realtà. Valorizzazione del patrimonio immobiliare storico da un lato, ristrutturazione dei centri storici ed esaltazione di quei dettagli che hanno profonde radici nell’architettura delle nostre città dall’altro. Esaltarne la bellezza ed eliminare le brutture. Tutto questo comporta costi notevoli e tempi lunghi. Allo stesso tempo, le persone desiderano appartamenti accoglienti, moderni, all’avanguardia e soprattutto con un importante legame con la sostenibilità. Il giusto bilanciamento tra le due parti è sicuramente la soluzione più logica e futuribile e ritengo che non sia assolutamente utopico”.

Il mercato del lavoro dà spazio ai giovani?

“Io da sempre credo nei giovani, per questo l’età media del team Artisa è molto bassa. I giovani sono il futuro, sanno intercettare i trend e portano idee fresche e spesso all’avanguardia. Ma ovviamente anche l’esperienza ha il suo valore. Anche in questo caso il bilanciamento è importante. L’unione di esperienza e freschezza crea quel corretto dinamismo per la crescita delle imprese. Dobbiamo sempre più essere bravi a valorizzare i talenti, senza però correre incontro a quelle dinamiche lavorative che portano allo stesso tempo a considerare vecchio un quarantacinquenne o un cinquantenne che in alcuni casi fatica a reinserirsi nel mondo dopo un licenziamento o in un periodo difficile come questo che speriamo di lasciarci presto alle spalle. Il talento va valorizzato a prescindere dall’età. Come sempre sono le idee e lo spirito imprenditoriale che meritano di poter trovare il proprio spazio, a prescindere dall’età anagrafica. Il mio personale sogno e obiettivo è il medesimo perseguito dall’associazione Artisa Foundation: realizzare una scuola formativa che possa far crescere i giovani talenti, supportandone le iniziative ed inserendoli nelle dinamiche lavorative pronti ad apportare il loro tangibile contributo”.