interviste
la voce di un Ticino in continua crescita ed evoluzione
Xenia Ferroni
Stilista ticinese
Xenia Ferroni continua a conquistare il mondo della moda internazionale. Innamorata del nostro Cantone – cresciuta a Muralto –, la stilista ticinese non dimentica la sua terra e la sue origini nel suo lavoro che la porta a viaggiare in ogni angolo del mondo. Come? Lo scopriamo in quest’intervista per INFOpmi.
Xenia, Mixik – il marchio da lei inventato – sta conquistando il mondo. Facciamo un passo indietro. Come si è avvicinata alla moda?
“Il mio primo “Fashion memory” risale a quando avevo 12 anni, ero a Parigi con mamma e zia: avevamo fatto un giro da Dior. Da quel momento la mia attenzione per la moda è stata sempre al centro della mia vita, ma non avevo mai veramente pensato a questo come un lavoro. Piuttosto come una passione da coltivare. Mi sono quindi iscritta all’universitá Bocconi, dove ho studiato insoddisfatta per tre mesi fino a dirmi “sai che c’é? Rincorro i miei sogni…”. Così, mi sono iscritta alla Marangoni”.
Il resto è storia recente. Quanta passione e quanta dedizione c’è dietro ai traguardi di Mixik?
“C’è passione, dedizione a sacrificio. Cito il testo di “Che vita meravigliosa’ di Diodato che dice: “Sì, avrei potuto andare altrove. Non dar fuoco a ogni emozione. Affezionarmi ad un cliché, ma sei la vita che ora ho scelto. E di questo non mi pento, neanche quando si alza il vento (…). L’imprenditorialità è una scelta e comporta responsabilità, specialmente per un piccolo marchio. Non è concesso il lusso di perdere la concentrazione nemmeno un momento. Ogni errore commesso ha un valore e viene ricordato. L’inizio sono tante rinunce. A pagarne sono affetti, hobby, svaghi.
L’imprenditorialità è una scelta, non fermarsi è un obbligo”.
A cosa deve il nome Mixik?
“L’ho scovato in Messico, girovagando tra le bancarelle di un mercatino di San Miguel de Allende, durante una vacanza. Trovai una targhetta con quella strana scritta, mi dissero che era un nome di donna. Mi piacque e ho deciso di chiamare così il mio marchio. Mixik è proprio così, un mix di culture, colori”.
Quanta “impronta” ticinese c’è nella sua arte creativa?
“Sono innamorata del Ticino. I colori, l’atmosfera rilassata ma impeccabile sono tutti valori che ho integrato nel mio marchio. Mixik è cittadina del mondo, come lo sono io, con un passaporto tutto ticinese. La precisione e l’accuratezza di Mixik sono assolutamente made in Ticino”.
Il suo marchio è presente in 15 Paesi. Quali i prossimi obiettivi?
“Nel frattempo abbiamo aggiunto qualche bandierina: Tel Aviv, Instanbul, Kuwait City, Vienna, Stoccolma e altri. La linea è cresciuta tanto: abbiamo aggiunto nuove categorie merceologiche, nuovi materiali, ci stiamo staccando sempre di più dal classico scialle che, pur rimanendo il nostro carry over, non é piú l’unico capo. Il marchio è già presente nelle boutique multibrand più belle di tutto il mondo. I prossimi obiettivi sono i Department Store, più difficili da raggiungere”.
Pubblicazione articolo: INFOpmi Locarno – aprile 2022